Termovalorizzatore di Filago potrà essere ampliato

C'è il via al decreto di compatibilità ambientale per l’aumento di capacità di smaltimento di quei rifiuti considerati speciali, poiché altamente tossici, del termovalorizzatore di Filago, situato in provincia di Bergamo. Un impianto che i "pro inceneritore" indicano come una eccellenza poiché permette di ottenere emissioni al camino nettamente inferiori a quanto prescritto dalle autorizzazioni per l’esercizio e dalle attuali norme in vigore. L’ impianto, che dal processo di termovalorizzazione è autorizzato a ritirare, stoccare e termodistruggere i rifiuti provenienti da attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio per creare o recuperare energia elettrica, è risultata idonea alla valutazione di impatto ambientale, la cosiddetta "Via".
L’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ha spiegato che da questo momento sarà compito della Provincia e dell’ Ente competente il rilascio dell’ Autorizzazione integrata ambientale, secondo quanto previsto dalla Regione Lombardia: "Premessa doverosa: il ‘caso Filago' non ha nulla a che vedere con l'articolo 35 dello ‘Sblocca Italia'. Qui si tratta di rifiuti speciali pericolosi. La procedura era iniziata, e mi riferisco naturalmente all'inceneritore dell'Isola Bergamasca, nell'ottobre 2011. Dopo aver ascoltato tutti i territori interessati e richiesto le valutazioni e le analisi ambientali ed epidemiologiche necessarie di Arpa e Asl, si e' evidenziato, e questo e' importante sottolinearlo, che non e' emersa alcuna criticita' dal punto di vista sanitario. Da qui la decisione di tutti i Comuni interessati, tranne quello di Madone, Arpa, Asl e Provincia di Bergamo, di ribadire il proprio parere positivo alla richiesta di Ecolombardia".