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Tenta quattro rapine in posta con la pistola in pugno: arrestata una signora di 60 anni

Una signora di sessant’anni è stata arrestata dai carabinieri per aver tentato di rapinare gli uffici postali di Cremenaga, Cassano Valcuvia e Montegrino Valtravaglia in provincia di Varese. Per quattro volte la donna, incensurata e residente a Luino, si è presentata in posta con il volto coperto e la pistola in pugno, intimando agli impiegati di consegnarle l’incasso. Ogni volta, però, ha desistito ed è fuggita a mani vuote.
A cura di Simone Gorla
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Per quattro volte è entrata in uffici postali, a volto coperto e con la pistola in pugno, intimando agli impiegati di consegnarle l’incasso. Di fronte alla reazione degli addetti, però, ha sempre desistito ed è scappata senza portare via niente. Una signora di sessant'anni, incensurata, è stata arrestata dai carabinieri del radiomobile di Luino e della stazione di Ponte Tresa, in provincia di Varese. È accusata tentata rapina alle poste di Cremenaga, Cassano Valcuvia e Montegrino Valtravaglia.

Rapine a mano armata e volto coperto: arrestata una donna di 60 anni

La donna, residente nel luinese, il 22 e 24 agosto scorso è entrata negli uffici postali di Cremenaga e Cassano Valcuvia impugnando l'arma per minacciare i dipendenti e farsi consegnare il denaro. In entrambi i casi le reazioni dei presenti l'hanno spinta ad allontanarsi a mani vuote. I carabinieri si sono messi sulle sue tracce, partendo dalla descrizione fornita dalle vittime e dalle riprese degli impianti di video sorveglianza. Le immagini hanno permesso di individuare il modello di utilitaria usata dalla rapinatrice per gli spostamenti. Il 29 agosto la rapinatrice ha tentato due nuovi colpi a Cremenaga e Montegrino Valtravaglia. Anche in questo caso la donna ha rinunciato ed è fuggita prima dell’arrivo dei carabinieri.

La signora ha ammesso i reati ma non ha saputo spiegare perché li ha commessi

Sabato mattina i militari hanno raggiunto la sospettata nella sua abitazione e l’hanno sottoposta a fermo. In casa sono stati trovati i vestiti usati per i colpi. La donna ha ammesso le sue responsabilità, ma non ha saputo spiegare i motivi che l’hanno spinta a tentare le rapine. Il provvedimento adottato dai carabinieri è stato convalidato nella mattinata di ieri dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, che ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di firma.

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