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Tensione in Consiglio comunale, blitz di Casapound per chiedere le dimissioni di Sala

Un gruppo di militanti di CasaPound è entrato nell’aula del consiglio comunale e ha lanciato in aria alcuni volantini contro il sindaco Beppe Sala, che è stato invitato a dimettersi. Qualche tensione con un gruppetto di antagonisti di sinistra che manifestava poco lontano.
A cura di Enrico Tata
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Tensione nel pomeriggio a Palazzo Marino, sede del Comune a Milano. Un gruppo di militanti di CasaPound è entrato nell'aula del consiglio comunale e ha lanciato in aria alcuni volantini contro il sindaco Beppe Sala, che è stato invitato a dimettersi. In piazza della Scala c'era anche un gruppetto di antagonisti di sinistra e proprio per evitare il contatto tra i due gruppi la polizia ha fatto aspettare diversi minuti ai militanti di estrema destra prima di uscire dal municipio. "All uscita dal consiglio comunale un gruppo di antifascisti staccatosi dal gruppo che protestava fuori tenta l'aggressione ai ragazzi di CasaPound, senza riuscire nel loro intento", è il commento all'episodio pubblicato sulla pagina Facebook di CasaPound Italia.

Sala: "Inaccettabile quanto accaduto"

"Già Beppe mi piaceva come Sindaco. Da oggi che lo hanno contestato quattro pirla di Casa Pound ancora di più", ha commentato l'assessore Pierfrancesco Majorino, mentre il segretario del Partito democratico milanese, Pietro Bussolati, ha scritto su Facebook: "Nelle istituzioni democratiche, nella città medaglia d'Oro della Resistenza, non c'è spazio per disgustosi rigurgiti fascisti".

"Quanto accaduto oggi in Consiglio Comunale è inaccettabile e di certo non ci faremo intimidire da nessuno, tantomeno da CasaPound. L'aula resterà sempre luogo di dialogo e democrazia, non accetteremo ulteriori atti vili come quelli visti oggi", è stato il commento di Beppe Sala.

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