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Tatuaggi, machete e aggressioni. Arrestati 15 membri della gang di latinos Barrio 18

Quindici persone sono state arrestate a Milano: sarebbero tutti membri della gang di latinos Barrio 18. Due di loro sono accusati di aver accoltellato un membro della banda rivale Ms13 lo scorso luglio. Dopo il capotreno aggredito a colpi di machete da due membri dell’Ms13 tornano ad accendersi i riflettori sul fenomeno.
A cura di Va.Re.
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L'allarme per il diffondersi delle ‘pandilla', ovvero le gang di latinos, a Milano si era acceso di nuovo all'indomani del ferimento con un machete di un capotreno da parte di due membri della banda Ms13 o "Mara Salvatrucha". A finire nel mirino degli investigatori questa volta sono invece i membri della gang Barrio 18.

Le indagini sono iniziati dopo che lo scorso 25 luglio, in un parco di Baggio dove una comitiva di giovani salvadoregni stava passando la serata, un giovane di 26 anni viene accoltellato all'addome e poi preso a calci e pugni da due connazionali di 21 anni. Arrestati ieri mattina i due aggressori sarebbero proprio membri della gang Barrio 18: riconoscendo nel 26enne, soprannominato ‘Gato' un membro della Ms13 avrebbero deciso di aggredirlo.

Con loro sono state arrestate altre 13 persone, tutti ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere, tentato omicidio, rapina aggravata, spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, lesioni personali aggravate e detenzione e porto di armi da sparo e da taglio. Tra gli arrestati anche una donna e un uomo italiani contigui alla banda.

I Barrio 18 di Milano non sono altro che la filiazione di una banda che, al pari dell'Ms13, è un'organizzazione transnazionale: nate nelle città statunitensi tra i giovani immigrati, le pandillas sono poi tornate in patria e si sono diffuse di pari passo con l'emigrazione anche in Europa. La banda aveva deciso come punto di ritrovo in città l'ex parco Trotter nei pressi di via Padova, come testimoniato da numerose scritte nei dintorni.

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