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Tangenti, Lara Comi interrogata per cinque ore: il legale non chiede la revoca dei domiciliari

Nessuna richiesta di revoca dei domiciliari per Lara Comi, l’ex europarlamentare di Forza Italia Lara finita la scorsa settimana agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione, truffa aggravata e finanziamento illecito ai partiti. Lo ha spiegato al termine dell’interrogatorio di garanzia tenutosi questa mattina in tribunale a Milano, l’avvocato Giampiero Biancolella.
A cura di Chiara Ammendola
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Lara Comi al suo arrivo in tribunale a Milano (La Presse)
Lara Comi al suo arrivo in tribunale a Milano (La Presse)

È durato oltre cinque ore l'interrogatorio di garanzia per Lara Comi, l'ex eurodeputata di Forza Italia ai domiciliari dallo scorso giovedì nell'ambito dell'inchiesta ‘Mensa dei poveri', avvenuto questa mattina al tribunale di Milano. Il suo legale, l'avvocato Giampiero Biancolella, ha fatto sapere che non è stata avanzata nessuna richiesta di revoca dei domiciliari per la sua assistita. Al giudice per le indagini preliminari che ha diretto l'interrogatorio di garanzia durato cinque ore il difensore ha fornito la "documentazione" necessaria alla difesa della Comi anche se, ha sottolineato all'uscita dal tribunale, "abbiamo ancora tempo per decidere e valutare se chiedere la revoca direttamente al giudice".

Lara Comi interrogata per cinque ore: Convinta di non aver commesso nessun reato

"Abbiamo fatto sentire alla dottoressa Mascarino le registrazioni che provavano che la Bergamaschi – ha continuato l'avvocato – a nostro avviso aveva fatto delle affermazioni non veritiere, abbiamo prodotto la documentazione di Aliverti che dimostrava che aveva svolto le attività, abbiamo prodotto le mail del Parlamento europeo". Biancolella ha poi spiegato che la Comi non si riconosce nella rappresentazione che le è stata fatta di soggetto che non ha rispetto delle regole, che ha risposto a tutto e che è convinta di non avere commesso nessun reato.

È accusata di corruzione, truffa aggravata e finanziamento illecito

Lara Comi si trova agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione, truffa aggravata e finanziamento illecito ai partiti: si è presentata questa mattina al tribunale di Milano per sostenere l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino. Di fronte agli obiettivi dei cronisti la Comi si è mostrata sorridente, anche se col volto un po' tirato. Il suo legale aveva già parlato questa mattina spiegando che la sua assistita avrebbe negato tutte le accuse: "La dottoressa Comi intende respingere le accuse che le sono state mosse – ha spiegato l'avvocato – dimostrerà utilizzando anche documentazione che è stata acquisita nel corso dell'indagine, che i reati contestati sono inesistenti".

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