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Tagli per 155 milioni al trasporto pubblico, a Milano si teme per l’Expo

Dalla Regione circolano voci di un taglio di 155 milioni di euro dovuto ai sacrifici richiesti dalla legge di Stabilità del governo: 35 milioni riguarderebbero Milano. Maran preoccupato: “Avrebbero effetti devastanti”. Ma il Pirellone rassicura: “Decisione non definitiva”.
A cura di Federica Gullace
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Nonostante le promesse e le garanzie da parte dei vertici del settore Trasporti, che avevano assicurato per il prossimo anno un potenziamento delle reti, soprattutto per l'inizio di Expo, arriva, come in parte annunciato, la notizia dei tagli ai servizi. Lo ha comunicato la Regione Lombardia, spiegando che la decisione è figlia della legge di Stabilità del governo, che ha imposto sacrifici finanziari nei settori di sanità e trasporti. Un gioco dello "scaricabarile" che porterebbe a un taglio complessivo di 155 milioni di euro e metterebbe in pericolo duemila dipendenti. I tagli sarebbero così ripartiti: 100 milioni in meno a Trenord e i restanti 55 sottratti agli enti locali, tra cui servizi di autobus provinciali, i collegamenti tra i Comuni e le linee extraurbane. Cifre significative che fanno tremare soprattutto Milano, la quale vedrà togliersi dalle tasche 35 milioni di euro: numeri che di certo il capoluogo lombardo non può proprio permettersi ora, quando mancano ormai meno di sei mesi all'Esposizione universale. Un evento in cui si continua a credere, come conferma la presentazione del nuovo orario ferroviario di Trenitalia, che ha introdotto 67 nuove fermate di treni nazionali e internazionali nella stazione di Rho-Fiera, che per l'occasione diventerà Rho-Expo. Dall'altra parte, però, è difficile garantire un servizio adeguato ai milioni di visitatori attesi con un budget ridotto. Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità di Palazzo Marino, è preoccupato: "L’entità di questi tagli andrebbe ad annullare le risorse arrivate dal governo per Expo. Il nostro auspicio è che la Regione contratti con il governo numeri diversi, perché è chiaro che quelli delineati finora avrebbero effetti devastanti. E però Palazzo Lombardia non può rivalersi sugli altri enti locali, scaricando sui Comuni tutti i sacrifici imposti da Roma".

La Regione rassicura: "Decisione non definitiva"

Dalla Regione però arrivano anche le prime rassicurazioni. Se ne è fatto portavoce Alessandro Alfieri, segretario regionale del Pd, che ha così comunicato: "Tra Regioni e governo è ancora aperto il confronto ed è bene attendere qualche giorno prima di fare i conti definitivi. In ogni caso la Regione non pensi di trasferire i tagli su Province e Comuni senza aver fatto la propria parte. Il sistema regionale può risparmiare altrove, iniziando dalla razionalizzazione delle aziende partecipate. E poi dovrebbe colmare qualche ritardo, visto che l’istituzione delle agenzie del trasporto pubblico locale, previste da una legge del 2012, avrebbe dovuto far risparmiare 145 milioni di euro".

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