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Svolta dopo due anni nell’omicidio di Maurizio Pozzi: potrebbe essere stato ucciso da sua figlia

Il corpo di Maurizio Pozzi è stato trovato dalla moglie Angela alle 19 di venerdì 5 febbraio 2016. È stato ucciso da otto martellate, tre delle quali gli hanno sfondato il cranio. La figlia Simona, 45 anni, è indagata per omicidio. Per il momento, in mancanza di prove schiaccianti, il gip ha respinto la richiesta della procura e non ha disposto l’arresto della donna.
A cura di Enrico Tata
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Il commerciante Maurizio Pozzi
Il commerciante Maurizio Pozzi

Svolta dopo due anni nelle indagini sull'omicidio di Maurizio Pozzi, il commerciante ucciso con otto martellate in casa sua ad Affori, Milano, il 5 febbraio del 2016. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, la figlia Simona sarebbe indagata per la morte del padre. La 45enne, che lavorava all'epoca nel negozio di scarpe di famiglia, potrebbe aver ucciso il papà in camera da letto, quando lui era appena rientrato a casa dopo una giornata di lavoro. Il delitto non sarebbe stato commesso solo per questioni familiari, ma anche per affari di soldi e droga. La famiglia, secondo quello che emerge dalle indagini, aveva debiti per oltre 100mila euro e pochi giorni prima dell'omicidio c’era stata anche una lite violenta tra padre e figlia, tanto violenta che dovettero intervenire i carabinieri.

La procura ha chiesto l'arresto della donna, ma secondo il gip mancherebbe una prova decisiva per dimostrare la colpevolezza di Simona Pozzi. Non è ancora chiaro, tra l'altro, se la donna sia indagata come esecutrice materiale dell'omicidio o come mandante.

L'omicidio di Maurizio Pozzi

Il corpo di Maurizio Pozzi è stato trovato dalla moglie Angela alle 19 di venerdì 5 febbraio 2016, cioè all'ora in cui la moglie tornava a casa dal negozio di famiglia dopo la giornata di lavoro. Pozzi, come d'abitudine, era tornato a casa qualche minuto prima. Quando ha aperto la porta di casa, la signora Angela ha trovato tutto in ordine, ma il marito era a terra, privo di coscienza. Trasportato d'urgenza in ospedale, è stato operato alla testa, ma i medici non sono riusciti a salvargli la vita. Inizialmente gli investigatori hanno pensato a una caduta causata da un malore improvviso, ma poi l'autopsia ha rivelato la verità: Pozzi è stato colpito più volte da un oggetto contundente, forse un martello. Tre colpi gli hanno sfondato il cranio.

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