Arrestato foreign fighters partito da Milano: “Arruolato con Isis anche figlio di 10 anni”

Su ordine della Procura di Milano è stato identificato e fermato un uomo in Iraq. Da quanto si apprende è accusato di terrorismo internazionale e gli inquirenti hanno chiesto l'estradizione in Italia. Secondo le indagini del pool antiterrorismo della Procura, che ha spiccato un mandato di cattura internazionale, e del pm Enrico Pavone, l'uomo sarebbe un foreign fighter, partito per arruolarsi nelle file dell'Isis.
Tascour Hamed, questo il suo nome, è nato nel 1969 in Marocco e risultava residente a Bresso (Milano), da dove è partito un anno fa con la moglie e due figli minori, per raggiungere i territori governato dallo Stato Islamico in Iraq e Siria. Da quanto è risultato dalle indagini l'uomo aveva arruolato anche il figlio di soli 10 anni. L'uomo compare anche in un video di propaganda mentre lancia minacce contro l'Occidente, nello stesso filmato anche il figlio usato come strumento di propaganda.
"Tascour era inserito in Italia, non risulta fosse particolarmente religioso, aveva permesso di soggiorno e un lavoro stabile in un'impresa di pulizie. Ha approfittato delle scorse vacanze natalizie per lasciare l'Italia, sostenendo di volere tornare in Marocco e partendo in realtà per l'Iraq, come dimostrano i tabulati telefonici a partire dal gennaio 2015″, ha spiegato Enrico Pavone.
Solo alcuni giorni fa l'arresto di Moez Ben Abdelkader Fezzan, accusato di aver fatto parte dal 1997 al 2001 del "Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento", attivo a Milano nel reclutamento di aspiranti jihadisti. Fezzani, di nazionalità tunisina, è stato arrestato in Sudan sulla base di un mandato di cattura internazionale: nel 2014 il Tribunale di Milano lo aveva condannato in via definitiva a 5 anni e 8 mesi.