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Molesta studentesse, arrestato dopo un messaggio su Facebook e subito scarcerato

Un fotografo in pensione di 76 anni, arrestato venerdì dagli agenti del commissariato Città Studi, a Milano, con l’accusa di violenza sessuale, era stato già segnalato da alcune studentesse dell’Istituto Caterina da Siena. L’uomo si appostava all’esterno della scuola aspettando le ragazze. L’arresto, però, non è stato convalidato.
A cura di Federica Gullace
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Emergono nuovi elementi sull'arresto del 76enne, fotografo in pensione, fermato venerdì a Milano dagli agenti del commissariato Città Studi, con l’accusa di violenza sessuale. L'anziano si appostava davanti all'istituto tecnico Santa Caterina da Siena, in via Lombardia, nel quartiere milanese di Città Studi, e aspettava paziente l'uscita degli alunni da scuola, pedinando le ragazzine fino a casa, arrivando a molestarle. Il 76enne, in via Andrea Costa, aveva preso di mira due studentesse di 17 e 18 anni, che stavano tornando a casa dopo le lezioni, richiamando la loro attenzione, per poi avvicinarsi, piazzandosi tra loro e toccando a entrambe le parti intime. Le giovani, spaventate, avevano urlato attirando l’attenzione di altri compagni, i quali avevano così fermato l’aggressore, che si era giustificato dicendo: "Non ho fatto niente, io stavo soltanto cercando di scansarle".

Il messaggio delle studentesse su Facebook

Già alcune settimane fa, prima di andare dalla polizia per raccontare quanto subìto, una studentessa aveva pubblicato in forma anonima sulla pagina Facebook del liceo un messaggio di avvertimento rivolto a tutti gli alunni: "Bella raga! Sono una studentessa del Caterina, volevo informarvi di stare attenti (soprattutto alle ragazze) perché c’è un pedofilo, di circa 60 anni, alto circa 1,74, che ha il vizio di toccare il c…; io, e una mia amica, siamo state vittime di questa cosa, non una, ma più volte, sempre davanti a scuola. Quindi, mi raccomando, attenzione. Abbiamo già fatto denuncia alla vicepreside". Dopo l'ultimo caso l’uomo è subito stato denunciato dalle due, anche se gli inquirenti proseguono le indagini per stabilire se ci siano stati altri episodi. Per il momento, si parla di almeno altri cinque casi accertati, ma il numero sembra destinato ad aumentare. La conclusione, almeno finora, della vicenda, lascia però un po' di amaro in bocca: l'arresto dell'uomo, incensurato, non è stato convalidato dal giudice.

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