Stadio Milan al Portello: lo scontro con la Fondazione Fiera finisce in tribunale
Finisce il tribunale la querelle sulla mancata costruzione dello stadio del Milan nel quartiere Portello a Milano. Il club della famiglia Berlusconi, sotto la spinta di Barbara, amministratore delegato del club, si era aggiudicata la gara per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 di "Mario Bellini" dove, secondo i progetti della società presentati la scorsa estate, sarebbe dovuto sorgere il nuovo stadio di proprietà del Milan. La società rossonera però si è lentamente defilata dal progetto fino alla rinuncia ufficiale arrivata direttamente da Silvio Berlusconi due mesi fa. Ora la Fondazione Fiera ha deciso di ricorrere alle vie legali trascinando in tribunale il Milan per i mancati introiti derivanti dalla decisione di non costruire più l'impianto sportivo. La stima dei danni, fatta dai legali della Fondazione Fiera, si aggira intorno ai 40 milioni di euro e la diatriba legale si annuncia lunga e complessa.
Il Milan si è affidato all'avvocato Niccolò Ghedini, storico difensore di Silvio Berlusconi. La Fondazione Fiera nei giorni scorsi ha dato mandato al presidente Benito Benedini di avviare la causa legale contro il club. Il primo tentativo di arbitrato infatti non è andato a buon fine: la Fondazione Fiera chiedeva 10 milioni di euro per chiudere la vicenda, mentre il Milan non era disposto ad andare oltre i 3 o 4 milioni di. Posizioni inconciliabili per arrivare ad un accordo, tanto che le due parti si sono date appuntamento in tribunale. Intanto la Fondazione Fiera con molta probabilità ripescherà il progetto secondo classificato per la riqualificazione dell'area del Portello: si tratta della ditta Vitali di Bergamo che ha contattato la Fondazione dopo la rinuncia della società di Berlusconi. Tramonta così definitivamente l'ipotesi, almeno nell'immediato, di un nuovo stadio per il Milan.