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Stadio del Milano, Pisapia: “Dubito che si farà”

Intervistato a Telelombardia il sindaco di Milano Giuliano Pisapia entra a gamba tesa sul progetto del nuovo stadio del Milan al Portello: “Ho la netta impressione che a questo punto forse il progetto non arriverà neanche in Comune”. Intanto continua lo scontro tra la Fondazione Fiera e la società rossonera sui costi di bonifica dell’area, tra minacce di azioni legali e richieste di “vedere le carte”.
A cura di Valerio Renzi
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Intervistato a Telelombardia il sindaco di Milano Giuliano Pisapia entra a gamba tesa sul progetto del nuovo stadio del Milan al Portello: "Ho la netta impressione che a questo punto forse il progetto non arriverà neanche in Comune – ha dichiarato l'inquilino di Palazzo Marino – Al momento stiamo parlando sul nulla. In Comune non è ancora arrivato, quindi quel progetto lo conoscono il Milan e la Fondazione Fiera". E poi la stoccata: "Se poi finiscono di litigare o se si arriva a una soluzione, allora si dovranno valutare i problemi della compatibilità ambientale, della convertibilità sulla sicurezza, della compatibilità urbanistica". Poi la richiesta di non accantonare lo stadio che c'è già: "Ho sempre detto ‘vediamo il progetto'. Chiaramente noi abbiamo lo stadio di San Siro che è un grandissimo stadio che bisogna valorizzare e soprattutto non fare morire, ma soprattutto valorizzare".

Le parole di Pisapia arrivano in uno dei momenti più difficili del dossier "nuovo stadio", con il Milan e la Fondazione Fiera che continuano a rimpallarsi accuse e responsabilità. Dopo che il Milan, aggiudicatosi l'area, aveva fatto marcia indietro sull'accollarsi i costi di bonifica dell'area, la Fondazione Fiera aveva minacciato di ricorrere alle vie legali, con la conseguente risposta della società rossonera di "vedere le carte". "La società – si legge in un comunicato – avanza richieste legittime di chiarimenti e di documentazione finora non pervenuti. Anche perché, va ricordato, che, fino ad oggi, si è lavorato su una manifestazione d'interesse non vincolante. Ora e solo ora si entra nella fase contrattuale. Ad oggi il Milan non ha potuto, come suo diritto, fare i carotaggi ne ricevere le carte in merito".

"Nessuno sa cosa si potrebbe trovare nel sottosuolo e nemmeno Fiera, proprietaria dei terreni, ne è a conoscenza – prosegue il comunicato dell'Ac Milan – se si scoprisse che nel sottosuolo la situazione fosse più grave (con la necessità di interventi di bonifica molto rilevanti) di quella solamente ipotizzata da Fiera, ciò significherebbe che quell'area non poteva essere nemmeno proposta in locazione per realizzare uno stadio".

Ma a Fondazione Fiera non ci sta e ha replicato duramente alla società guidata da Barbara Berlusconi: "Il comunicato del Milan fa carico alla Fondazione di ritardi e di mancata autorizzazione a effettuare carotaggi che non hanno alcuna attinenza con quanto concordato e alcun riscontro con la verità. Inoltre, accenna ad eventuali richieste di danni conseguentemente inconcepibili oltre che assolutamente infondate. La Fondazione per il momento ritiene corretto limitarsi a contestare integralmente tutto quanto esposto dal Milan, conferma che si riserva ogni suo diritto e comunica che non intende proseguire ulteriormente in un dibattito a mezzo stampa a essa assolutamente non consono ".

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