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Covid 19

“Spero che ti venga il coronavirus”: ragazzino cinese insultato durante partita di calcio a Cesano

Un ragazzino di 13 anni è stato insultato da un pari età rivale durante una partita di calcio tra Giovanissimi (classe 2006) lo scorso weekend a Cesano Boscone, alle porte di Milano. Come denunciato da F.L., di origini cinesi, il rivale gli avrebbe augurato di “prendersi il coronavirus, come nei mercati in Cina”. A difesa del giovane calciatore si sono mossi la sua società sportiva e il sindaco di Cesano, che hanno fermamente condannato l’episodio.
A cura di Filippo M. Capra
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Parte del post su Instagram di F.L. in cui denuncia l'episodio di razzismo. Foto Instagram: F.L.
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"Ti auguro di prendere il coronavirus come nei mercati in Cina". È questo il disgustoso augurio ricevuto da un bambino di 13 anni nel weekend a Cesano Boscone – alle porte di Milano – durante una partita di calcio dilettantistica della categoria Giovanissimi tra la sua squadra, l'Idrostar, e l'Ausonia, da un pari età rivale. A denunciare il fatto è stato direttamente F.L. con un post su Instagram: "In tutto questo tempo che ho giocato con l’Idrostar non mi è mai capitato di ricevere insulti razziali. Siamo nel 2020 e ci sono ancora persone che insultano gli stranieri, le persone di colore". Il ragazzino ha poi focalizzato l'attenzione sul terrificante augurio fattogli da un altro giocatore e sostenuto da parte dei presenti sugli spali, lato avversari: "Dopo questa frase sono uscito dal campo in lacrime, lasciando i miei compagni sul campo. Mi scuso molto con i miei compagni".

Il post completo di F.L. su Instagram
Il post completo di F.L. su Instagram

La solidarietà del sindaco di Cesano Boscone: siamo stati offesi tutti

La associazione sportiva dilettantistica dell'Idrostar Cesano Boscone, una volta raccolta la testimonianza di F.L., ha affidato ai social la propria rabbia e disprezzo per il caso di razzismo che ha colpito il loro giovane giocatore. Su Instagram l'Idrostar ha scritto che "è stato insultato, umiliato solo perché cinese, perché voi non lo sapete ma oggi funziona così", puntando il dito anche contro l'arbitro, "che non prende nessun tipo di provvedimento" e quando né "il Mister della squadra Ausonia, né i dirigenti, richiamano il proprio giocatore". Qui viene posto l'accento sulla duplice gravità della cosa, "avallata" in qualche modo "dall'indifferenza generale" degli adulti: "Passa tutto inosservato. È questo che ci fa paura. Noi come società non lasceremo stare, non faremo finta di niente. Vogliamo combattere, per F. L. e per tutti gli altri che subiscono umiliazioni di questo genere, soltanto perché hanno un colore della pelle diverso". F.L. ha ricevuto poi la solidarietà del sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri, il quale ha affidato a Facebook un commento di vicinanza al ragazzino e di condanna per l'orribile discriminazione: "Quanto accaduto, se confermato, lascia esterrefatti e merita la mia più ferma condanna. La risposta non può limitarsi alla sfera del calcio perché interessa tutta la nostra comunità. Il comune di Cesano sarà a fianco dell'Idrostar nel muoversi rispetto alla giustizia sportiva e a qualsiasi altra iniziativa si voglia intraprendere. Con il nostro calciatore di origini cinesi, è stato offeso tutto il nostro paese che è, senza nessuna titubanza, luogo di integrazione e fratellanza, anche attraverso lo sport".

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