Soldi alle scuole che insegnano la “lingua lombarda”: la proposta della Lega

Cartelli stradali e siti istituzionali tradotti anche in dialetto e, novità, soldi e incentivi alle scuole che insegnino la "lingua lombarda". Questa la proposta "per la tutela della lingua lombarda" presentata ieri in Regione dalla Lega. "Anche se la Regione non ha competenza diretta in materia scolastica potrebbero essere pensati strumenti di ‘moral suasion' sulle scuole, che al momento non sono contenuti nel progetto di legge, per incentivare iniziative di diffusione, tra i bambini, del dialetto e del patrimonio culturale ad esso legato. Se ci sono delle risorse regionali da assegnare agli istituti ad esempio, si potrebbe pensare a dei premi ", ha spiegato il capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, Massimiliano Romeo.
La proposta dei consiglieri del Carroccio prevede anche l'istituzione di un osservatorio regionale e di un registro per le associazioni e per gli studiosi che si occupano della tutela dei dialetti lombardi oltre che, come citato in precedenza, l'utilizzo del bilinguismo sui cartelli stradali e sui siti istituzionali e incentivi alle scuole che insegnino il dialetto. "Sarebbe bello sensibilizzare a far sì che i nostri bimbi possano apprezzare di più le proprie identità, le proprie culturali locali. Quando abbiamo fatto degli incontri nelle scuole superiori sull'identità, durante il ‘Lombardia Expo Tour', con Davide Van de Sfroos è stato un successo", ha commentato l'assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini. Il progetto, sottolineano i promotori, servirà a salvare il ‘lombardo', una delle "lingue in via di estinzione secondo l'Unesco".