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Smog, a Milano flashmob degli ambientalisti per protestare contro le porte aperte dei negozi

Una manifestazione per protestare contro i negozi che hanno deciso di tenere aperte le porte d’ingresso nonostante la pessima qualità dell’aria che si respira da giorni a Milano. È questo il senso del flashmob di venerdì 17 gennaio organizzato in piazza Scala a Milano. I negozianti sostengono che tenere chiuse le porte non invogli i clienti a entrare, ma per gli ambientalisti non ci sono altre soluzioni: “Chiudete le porte dei negozi, siamo in piena emergenza climatica e sanitaria”, ha scritto il consigliere comunale Monguzzi, che ha chiesto al sindaco Sala di intervenire con un’ordinanza”.
A cura di Luca Giovannoni
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(Foto Mia News)
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Un flashmob in piazza della Scala a Milano per protestare contro i commercianti che hanno deciso di tenere aperte le porte delle loro attività nonostante la pessima qualità dell'aria che da giorni si respira in città. L'intento dei manifestanti che si sono riuniti nella giornata di venerdì 17 gennaio è quello di convincere il sindaco a emanare un provvedimento che imponga la chiusura delle porte di ingresso a tutti i titolari dei negozi. Secondo i negozianti però, tenendole chiuse, i clienti non sarebbero invogliati a entrare. Per gli ambientalisti però non ci sono altre soluzioni: secondo loro le barriere, note anche come lame d'aria, non risolvono la situazione. I dati relativi al flashmob parlano di una trentina di partecipanti, tra cui figuravano anche le associazioni ambientaliste come Legambiente, Wwf e Cittadini per l'Aria. Presente anche il consigliere comunale del Pd Carlo Monguzzi, che ha guidato la manifestazione sfilando alla testa del corteo all'interno della Galleria Vittorio Emanuele II.

Lo sfogo di Monguzzi su Facebook e la risposta dell'amministrazione

Sulla sua pagina Facebook ufficiale, il consigliere del gruppo consiliare Partito Democratico Beppe Sala sindaco ha ribadito la sua posizione in merito alla questione. "Chiudete le porte dei negozi, siamo in piena emergenza climatica e sanitaria – scrive Monguzzi – Intervenga il sindaco con una ordinanza". E poi per chiudere, ancora un invito rivolto al primo cittadino: "Sindaco pensaci bene, tra aumento di Co2 e salute dei cittadini tutti e guadagni dei commercianti non dobbiamo avere dubbi su cosa scegliere". In merito alla questione delle porte da tenere chiuse è arrivata anche la risposta di Palazzo Marino, con un commento da parte dell'assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini: "È allo studio. Sono stati già fatti degli incontri e se ne stanno occupando direzioni competenti per trovare una soluzione che soddisfi tutti".

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