Si tuffa per recuperare la palla, 17enne muore inghiottito dalla corrente nel fiume
Si è tuffato nel fiume per recuperare la palla, ma non ha fatto più ritorno a riva: è stato trascinato dalla corrente, fino a quattro metri di profondità. È stato recuperato dopo più di un'ora di ricerche il corpo, ormai senza vita, di un ragazzo di 17 anni di origine senegalese residente a Cenate, in provincia di Bergamo, che nel primo pomeriggio di oggi stava giocando con gli amici nel parco dell'Oglio, a Palosco.
Il giovane, stando a quanto ricostruito sulla base delle testimonianze dei ragazzi che erano con lui, intorno alle 14 si era tuffato nell'Oglio per recuperare la palla, finita in acqua dopo un tiro maldestro. Quando gli amici hanno visto che non riemergeva hanno provato ad aiutarlo ma si sono accorti della corrente troppo forte e hanno chiamato aiuto. L'area è quella vicina al bar Il Mulino, sono arrivati i soccorsi del Nucleo sommozzatori volontari di Treviglio, gli uomini del soccorso subacqueo di Milano, una squadra del Vigili del Fuoco, la Polizia Locale di Palosco, la Croce Rossa di Palazzolo e da Milano si è alzato in volo un mezzo dell'elisoccorso per contribuire alle ricerche dell'alto.
I soccorritori hanno setacciato il fiume per oltre un'ora, partendo dal punto in cui era stato visto il ragazzo e proseguendo a raggiera, in una corsa contro il tempo per tirarlo fuori dall'acqua prima che fosse troppo tardi. Sono andati avanti col passare dei minuti, consapevoli che le speranze di salvarlo erano sempre di meno. E, alla fine, hanno individuato il corpo: era bloccato a una profondità di 4 metri e a 15 metri dalla riva dove si era tuffato. Sarebbe stato trascinato giù sul fondo da un mulinello.