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Si tuffa nell’Adda per una nuotata e annega: muore dopo due giorni di agonia

È morto dopo due giorni di agonia il ragazzo che domenica pomeriggio si era tuffato nelle acque del fiume Adda a Cassano d’Adda, venendo poi trascinato dalla corrente. La vittima è un ragazzo romeno di 20 anni che stava festeggiando l’ingresso in una comunità di recupero per ex detenuti.
A cura di F.L.
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(Immagine di repertorio)
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Voleva festeggiare l'ingresso in una comunità di recupero per ex detenuti. Per questo domenica pomeriggio un ragazzo di 20 anni di nazionalità romena ha deciso di tuffarsi nel fiume Adda, nonostante i divieti di balneazione. Il 20enne è stato però trascinato dalla corrente e il suo corpo è stato ritrovato distante dal punto in cui si era tuffato, nei pressi di Cassano D'Adda, in provincia di Milano.

Il ragazzo era stato trovato privo di sensi

Quando i sommozzatori dei vigili del fuoco lo hanno recuperato, dopo ore di ricerche, il ventenne era privo di sensi. È stato trasportato all'ospedale San Raffaele di Milano dove per due giorni ha lottato tra la vita e la morte: stamattina purtroppo il ragazzo è deceduto. Sconvolti i compagni della comunità con cui era in gita. Il ragazzo era entrato a farne parte dopo aver scontato una condanna in carcere. Non è purtroppo la prima volta che le acque dell'Adda, interdette alla balneazione per quasi tutto il corso del fiume, mietono vittime, soprattutto durante la stagione estiva: due settimane fa era toccato a un giovane nordafricano, mentre anche durante lo scorso anno si erano susseguiti incidenti mortali nel fiume.

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