Si barrica in casa e minaccia di buttare i tre figli dal balcone: tre ore di paura a Rozzano
Notte di paura a Rozzano, nell'hinterland milanese, dove un uomo si è barricato in casa con i tre figli piccoli, minacciando di buttare i bambini dalla finestra in caso di intervento delle forze dell'ordine. Sono state necessarie tre ore di trattativa da parte di carabinieri e vigili del fuoco, con l'aiuto del sindaco, per convincerlo a desistere.
È successo in via Stelle Alpine, all'interno di un condominio popolare dove l'uomo, un postino di 43 anni, vive con i tre figli di 5, 6 e 7 anni di cui aveva ottenuto l'affidamento dopo la separazione dalla precedente compagna. L'allarme è scattato attorno alle 20.30 di ieri, martedì 9 giugno, quando hanno chiamato il 112 dopo aver visto l'uomo, in stato confusionale, che minacciava di lanciare i bambini dal balcone della sua abitazione al settimo piano.
I carabinieri della compagnia di Corsico sono arrivati insieme a diverse squadre dei vigili del fuoco, che hanno posizionato a terra i materassi pneumatici per attutire possibili cadute. I militari, invece, hanno cercato di entrare nell'abitazione scoprendo, però, che l'uomo aveva messo un pesante armadio a bloccare la porta di ingresso. Nel frattempo, il 43enne ha continuato a lanciare vari oggetti dalle finestre dell'appartamento minacciando le persone presenti sotto l'abitazione con un grosso coltello da cucina e sporgendo i figli più volte oltre la ringhiera del balcone.
Per risolvere la situazione è stato decisivo l'intervento del sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti, che si è presentato su richiesta del sequestratore ed è riuscito a entrare in casa per parlare con lui. Approfittando di un momento di distrazione, il primo cittadino è riuscito ad aprire la porta d'ingresso permettendo l'intervento delle forze dell'ordine che hanno bloccato l'uomo e portato al sicuro i minori.
I carabinieri hanno quindi arrestato il 43enne per i reati di tentato omicidio, sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Si trova ora detenuto a San Vittore. I bambini sono stati trasportati presso il reparto di pediatria dell'ospedale San Paolo, mentre il loro padre si trova ora detenuto in carcere a San Vittore. Il folle gesto potrebbe essere collegato, secondo i primi accertamenti, alla scoperta da parte dell'uomo, nella giornata di ieri, di un procedimento per revocargli l'affidamento esclusivo dei figli.