Si ammala di tumore e viene licenziata, reintegrata dipendente del Piccolo Cottolengo
Licenziata lo scorso 30 aprile dopo essersi ammalata di tumore, la signora Giuseppina è stata reintegrata al suo posto di lavoro. Don Pierluigi Ondei, direttore del Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano, istituzione religiosa di assistenza agli anziani, aveva espresso "profondo dispiacere" per quanto accaduto e sottolineando che non si era trattato di un"licenziamento a causa del cancro". La donna, invece, ha sempre sostenuto come "il provvedimento fosse stato preso perché un grave tumore le aveva imposto alcune limitazioni". La signora Giuseppina, 53 anni, è un'ausiliaria socio-assistenziale (Asa) che percepisce uno stipendio mensile di circa 1.100 euro al mese.
Il sindacato Sgb: "Soluzione le permetterà di lavorare, preservando sue condizioni di salute"
Nei giorni scorsi la dipendente è stata richiamata in servizio. "La soluzione trovata le permetterà di continuare a lavorare, preservando le sue condizioni di salute", fa sapere il Sindacato generale di base (Sgb). "Il problema delle idoneità al lavoro con limitazioni o delle inidoneità per i lavoratori che si occupano dell'assistenza alla persona rimane un problema diffuso e va affrontato con grande attenzione alla prevenzione ed individuando soluzioni, anche a livello organizzativo che consentano ai lavoratori di mantenere il lavoro e anche la salute", sottolinea però Margherita Napoletano, del direttivo nazionale e dell'esecutivo lombardo di Sgb.