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Sfruttati come animali, dormivano in fabbrica. Il padrone avrà una multa, loro saranno espulsi

Brescia: una fabbrica di articoli di abbigliamento sfruttava i lavoratori stranieri facendoli perfino dormire nei capannoni, in condizioni igienico-sanitarie vergognose. Arriva la Guardia di Finanza: per il proprietario dell’azienda una sanzione, per gli immigrati cinesi scatta la notifica del decreto di espulsione dall’Italia.
A cura di Redazione Milano
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Una manifestazione di immigrati-lavoratori
Una manifestazione di immigrati-lavoratori

Hanno avuto la peggio, in tutto, gli immigrati cinesi scoperti ad Acquafredda (Brescia) dalla Guardia di Finanza. Erano sfruttati come bestie, impiegati in una azienda attiva nel settore del confezionamento di articoli di abbigliamento. Motivo? Lavoravano e vivevano, in dieci, di cui sette irregolari, in pessime condizioni igienico sanitarie. Perché dormivano lì. Nel laboratorio dell'azienda, sono infatti stati trovati alcuni materassi adagiati su pallets in legno e diversi posti letto ricavati, tra scatolame vario, nel garage dell'abitazione adiacente.

In coordinamento con la questura di Brescia sono state espulse dal territorio nazionale tre donne e sono stati notificati inviti all'espulsione per gli altri quattro soggetti. Il rappresentate legale dell'azienda, che al massimo sarà sanzionato, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Brescia per aver impiegato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno.

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