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Sesso a pagamento nel ristorante: le mogli dei clienti lo fanno chiudere

In un locale di Mola di Valbondione, nel bergamasco, oltre ai pasti si consumavano rapporti sessuali a pagamento tra i clienti e le cameriere, provenienti in gran parte dall’est Europa. Il tutto era stato pianificato dai gestori del ristorante, arrestati e poi condannati dal tribunale di Bergamo a 3 anni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. A far scoprire l’attività parallela dietro al ristorante sarebbero state le mogli di alcuni clienti, insospettite dalla frequenza con cui i mariti frequentavano il locale.
A cura di Federica Gullace
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Sembrava un ristorante come gli altri, ma non lo era. "Le cascate", un locale a Mola di Valbondione, piccola frazione in provincia di Bergamo, attirava i suoi clienti non solo con un buon menù "casalingo", ma soprattutto grazie al suo personale: ragazze giovani, belle, gentili e molto disponibili, il cui compito non si fermava al servire il pasto ai tavoli dei clienti ma andava ben oltre. Decine e decine gli uomini, soli o accompagnati, che si recavano alla locanda non solo per essere deliziati dalla compagnia delle ragazze, ma consumare con le stesse rapporti sessuali a pagamento, dopo averli concordati tra una portata e l'altra. A interrompere quella che per tanti era divenuta ormai un'abitudine sono state le forze dell’ordine, che hanno fermato i quattro gestori del ristorante – padre, madre, il figlio e la sua compagna – poi condannati dal tribunale di Bergamo a 3 anni ciascuno con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Ristorante a luci rosse chiuso nel bergamasco

Secondo quanto riportato da Repubblica, le giovani che "lavoravano" all'interno del locale, tutte di età inferiore a 25 anni, erano all’incirca una ventina. Provenivano perlopiù da paesi dell'est Europa, come la Slovacchia. Secondo le prime ricostruzioni, i gestori avevano organizzato tutto alla perfezione e in maniera molto semplice: uomini e cameriere si incontravano al ristorante, dove concordavano un appuntamento per poi consumare rapporti sessuali in un piccolo appartamento poco distante dal locale, messo a disposizione dai proprietari. Curioso che, a far scattare le indagini che hanno incastrato i quattro, sarebbero state una serie di segnalazioni arrivate da mogli e compagne di alcuni assidui clienti: insospettite dalla frequenza con cui i loro consorti bazzicavano il locale, hanno deciso di verificare con i loro occhi, informando poi i carabinieri.

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