video suggerito
video suggerito

Seregno, arrestato dopo due mesi di latitanza il presunto killer di Salvatore Battaglia

È stato arrestato a Seregno, in provincia di Monza e Brianza, il presunto killer di Salvatore Battaglia, il 21enne calabrese morto in seguito a una sparatoria avvenuta nella frazione di Piscopio a Vibo Valentia nella notte tra il 27 e il 28 settembre scorso. Le forze dell’ordine hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio, maturato nell’ambito della criminalità organizzata calabrese.
A cura di Luca Giovannoni
25 CONDIVISIONI
(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Un arresto inaspettato a Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Nella mattinata di mercoledì 27 novembre i carabinieri di Vibo Valentia, in collaborazione con i militari del nucleo di Seregno, hanno messo in manette Antonio F., considerato il presunto killer di Salvatore Battaglia, il 21enne calabrese morto in seguito a una sparatoria avvenuta nella frazione di Piscopio a Vibo Valentia nella notte tra il 27 e il 28 settembre scorso. Il presunto killer è stato individuato a Seregno al termine delle indagini guidate dal procuratore Nicola Gratteri, della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Le forze dell'ordine hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti dell'uomo ritenuto il responsabile dell'omicidio di Salvatore Battaglia.

Il delitto: si tratterebbe di un agguato di ‘ndrangheta

La dinamica dell'omicidio è stata parzialmente ricostruita dagli inquirenti. L'assassino, prima di sparare a Salvatore Battaglia, avrebbe anche colpito alle gambe anche un'altra persona, Giovanni Zuliani, in quello che gli inquirenti definiscono un agguato di ‘ndrangheta in piena regola, che sarebbe scaturito dopo alcune tensioni maturate all'interno dell'ambiente criminale della città nei mesi precedenti. Il killer dopo aver commesso il delitto era riuscito a scappare facendo perdere le proprie tracce. Ora i carabinieri, dopo due mesi di intense ricerche e a centinaia di chilometri di distanza dal luogo in cui si è consumato l'agguato mortale, hanno finalmente trovato quello che ritengono il responsabile del grave fatto di sangue.

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views