Sei scalatori morti sulle Alpi svizzere: c’è anche la guida alpina Mario Castiglioni di Como
Tra i sei scalatori morti sulle Alpi svizzere, c'è anche Mario Castiglioni, guida alpina di 59 anni originaria di Como ma residente in Svizzera. In tutto il gruppo di escursionista era composto da 14 persone, di cui altre tre sono ricoverate in gravi condizioni. Oltre a Castiglioni le vittime sono sua moglie Kalina Damyanova, di nazionalità bulgara, i coniugi Marcello Alberti e Gabriella Bernardi, ed Elisabetta Paolocci. La sesta vittima ancora non è stata identificata, ma si tratterebbe di un italiano.
Castiglioni aveva fondato l'agenzia Mlg Mountain Guide, che organizzava gite ed escursioni ad alta quota. Il 59enne conosceva bene le montagne della zona, in particolare la haute route Chamonix-Zermatt, su cui è rimasto intrappolato con il resto del gruppo per colpa di una tormenta di neve che lo ha intrappolati sul sentiero. La moglie di Castiglioni spesso lo
"Non so quante guide abbiano all'attivo così tanti giri in tutto il mondo. Ha lavorato in tutte le discipline, soprattutto sullo sci, andando ovunque a fare scialpinismo. Bisognerà capire cosa è successo: per essersi fermato ci deve essere stato veramente qualcosa di particolare", così Marco Bigatti, aspirante guida alpina che conosceva bene Castiglioni all'agenzia Ansa. Ora bisognerà capire cosa sia accaduto al gruppo, rimasto intrappolato a 3000 metri in zona Pigne d'Aroma lungo l'itinerario che da Chamonix arriva a Zermatt sul Cervino, costretti a dormire all'addiaccio, con temperature sotto lo zero e raffiche di vento e neve fino a 79 chilometri orari.