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Sei poliziotti arrestati: vendevano permessi di soggiorno per una cifra tra i 500 e i 5000 euro

Arrestati sei poliziotti: sono accusati di aver venduto permessi di soggiorno a oltre cento migranti per una cifra tra i 500 e i 5000 euro. In carcere anche due ristoratori cinesi: facevano da intermediari con i propri connazionali.
A cura di Valerio Renzi
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Sei poliziotti di Milano sono stati arrestati, con l'accusa di aver costituito un'associazione a delinquere dedita alla vendita di permessi di soggiorno falsi. Si tratta di quattro agenti di stanza presso l'ufficio immigrazione, e di due agenti dei commissariati di Porta Genova e Lorenteggio. Quattro di essi sono stati condotti in carcere, mentre per due sono stati disposti i domiciliari.

Dai 500 ai 5000 euro per un permesso di soggiorno

Il prezzo dei documenti falsi andava dai 500 ai 5000 euro che venivano richiesti ai migranti che non erano in possesso dei requisiti per vedersi rilasciare i documenti regolamenti. Il numero di casi di compravendita sarebbero secondo gli inquirenti più di un centinaio.

In carcere anche due ristoratori cinesi

Nell'organizzazione erano coinvolti anche due cittadini di nazionalità cinese titolari di due ristoranti – anche questi ultimi tradotti in carcere – e un terzo cittadino straniero tuttora ricercato. I tre avrebbero fatto da intermediari con i proprio connazionali.

L'inchiesta è iniziata nel 2013

L'inchiesta ha preso il via nel 2013 e, a partire dal 2015, gli agenti coinvolti erano stati destinati ad altro incarico. Sempre nel corso del procedimento è stata posto sequestro una villa settecentesca alla periferia di Magenta, di un valore stimato attorno ai 690mila euro intestata alla consorte di un poliziotto.

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