Sei arresti nel campo rom di via Bonfadini, a Milano: trasformavano i gioielli rubati in lingotti d’oro
Sei persone sono state arrestate nel campo rom di via Bonfadini, a Milano. Sono considerati i capi di un sodalizio criminale strutturato in due diversi livelli: il primo era specializzato in furti all'interno di abitazioni della Lombardia, del Piemonte e della Liguria. Il secondo, cui appartengono gli arrestati, era finalizzato alla ricettazione dei gioielli rubati. L'operazione "Prometeo" è stata condotta dai carabinieri di Novara: in tre diversi blitz, a febbraio e settembre 2017 e a febbraio di quest'anno, già 35 persone erano state arrestate perché coinvolte nella vicenda. L'operazione odierna, condotta alle prime ore del giorno, ha riguardato il livello superiore, quello che riguarda la ricettazione e la commercializzazione della refurtiva.
Le indagini sono partite nel marzo del 2016 dopo il sequestro di una fonderia clandestina in via Giacosa, a Milano, dove i gioielli provenienti dai furti nelle abitazioni venivano fusi in lingotti artigianali che venivano poi rivenduti. L'inchiesta dei carabinieri li ha portati quest'oggi nel campo nomadi di via Bonfadini, già finito al centro delle cronache negli ultimi giorni per due diversi incendi. I sei arrestati, tutti sinti italiani di origine abruzzese, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione. Il presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi, ha commentato così la notizia degli arresti odierni: "Grazie all'Arma dei Carabinieri. Ora il Comune prenda atto di quanto il Municipio 4 va denunciando da tempo: il campo rom di via Bonfadini è epicentro di illegalità e va chiuso. Il sindaco Sala recentemente si è detto ‘non contrario' allo sgombero. Bene, è tempo di passare ai fatti. Questo quartiere ha il DIRITTO di vivere nel decoro e non nel degrado".