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Scuola, studenti a lezione con lo smartphone: la sperimentazione in due istituti di Varese

In due istituti di Varese, la scuola media Vidoletti e il liceo artistico Frattini, gli studenti possono utilizzare il proprio smartphone durante le lezioni per effettuare ricerche e altre attività inerenti la didattica. La sperimentazione sembra funzionare: i ragazzi sono più attenti e seguono più volentieri le lezioni.
A cura di F.L.
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A scuola con lo smartphone bene in vista, che diventa addirittura un supporto per le lezioni. Accade in due istituti di Varese, la scuola media Vidoletti e il liceo artistico Frattini. Nelle due scuole, che si trovano una di fronte all'altra e contano rispettivamente 960 e 600 iscritti, si sta sperimentando un nuovo metodo didattico previsto dal Piano nazionale per la scuola digitale: Byod, cioè "Bring your own device", che in italiano suona come "portati il tuo dispositivo mobile".

Come funziona? Per una o due volte durante ogni ora di lezione l'uso del telefonino non solo è consentito, ma è addirittura incentivato dagli insegnanti: gli alunni lo utilizzano per fare ricerche, prendere appunti, fotografare quanto viene scritto sulla tradizionale lavagna. Insomma, tutte attività strettamente inerenti alla didattica: se qualcuno viene sorpreso a "sgarrare", utilizzando il proprio smartphone per andare su Facebook, giocare o registrare video non attinenti alla lezione, scatta il ritiro del telefonino.

La sperimentazione, come riporta il quotidiano "La Repubblica", sembra funzionare: "I ragazzi sono contenti, e noi lavoriamo meglio", afferma al quotidiano Maria Talamona, insegnante di italiano e storia e "animatrice digitale", una figura prevista dalla riforma scolastica e che in pratica è una sorta di coordinatrice tecnologica. La sperimentazione sembra così sfatare i luoghi comuni che vedono lo smartphone come fonte di disattenzione per i ragazzi, nonché come strumento utilizzato impropriamente per registrare video e foto che poi vengono postati sui social network per deridere qualcuno, che siano compagni di classe o professori. Episodi che sicuramente accadono: ma gli esempi virtuosi di Varese dicono che insegnare agli studenti come utilizzare consapevolmente il proprio smartphone, senza seguire la via del semplice divieto, è una strada sicuramente più intelligente da seguire nonché più utile agli stessi ragazzi, per i quali ormai lo smartphone è un dispositivo indispensabile: a questo punto, è giusto che la scuola insegni loro anche come utilizzarlo al meglio.

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