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Scontri di Italia – Croazia, il questore: “Impossibile controllare tutti”

Il questore di Milano: “I razzi usati ieri, nello specifico, sono attivabili attraverso una miccia corta un paio di centimetri e non richiedono l’utilizzo di una pistola. Questo li rende più facilmente occultabili”.
A cura di D. F.
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Luigi Savina, questore di Milano, è intervenuto sugli scontri avvenuti ieri allo Stadio San Siro nel corso della partita tra Italia e Croazia: "Prima della partita abbiamo sequestrato una cinquantina di razzi, quelli entrati al San Siro non sono stati sparati con pistole", ha detto il Questore, aggiungendo: "Le perquisizioni al varco sono personali e a contatto, non con scanner come negli aeroporti, per cui è difficile escludere con certezza assoluta che entrino oggetti pericolosi allo stadio. Del resto sarebbe impossibile controllare tutti. I razzi usati ieri, nello specifico, sono attivabili attraverso una miccia corta un paio di centimetri e non richiedono l’utilizzo di una pistola. Questo li rende più facilmente occultabili. È comunque da notare la capacità di reazione e di intervento della polizia".

Tra i testimoni anche Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale che ieri era allo stadio con i figli per assistere al match. L'uomo si è detto molto amareggiato: "È vergognoso che non si possa andare a vedere una partita in pace. Io ho pensato di portare i miei figli piccoli e purtroppo ero allo stadio con loro, e ho deciso di non portarli più, così si rovina il gioco più bello del mondo". Michele Uva, direttore generale della Federazione Italiana Gioco Calcio, ha aggiunto: "Per quanto è accaduto sugli spalti dico che si sa come la tifoseria della Croazia, come quella serba, sia una tifoseria difficile. Tutto si può migliorare a livello di prevenzione ma bisogna anche notare che ovunque è andata recentemente la tifoseria croata ha creato problemi".

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