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Sciopero generale 24 e 25 ottobre: a Milano rischio stop di 24 ore di bus, metro e treni

Lo sciopero generale indetto dai sindacati Cub, Sgb, Si Cobas e Usi Cit per le giornate del 24 e 25 ottobre rischia di provocare gravi disagi alla circolazione dei mezzi pubblici a Milano e in tutta la Lombarda. La mobilitazione nazionale riguarda tutti i lavoratori del pubblico e del privato. I lavoratori di Trenord potranno fermarsi dalle 21 di giovedì, mentre i dipendenti Atm incroceranno le braccia per tutte le 24 ore di venerdì 25 ottobre.
A cura di Redazione Milano
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Immagine di repertorio
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Milano rischia di vivere ventiquattro ore di disagi in occasione dello sciopero generale indetto da Cub, Sgb, Si Cobas e Usi Cit per le giornate del 24 e 25 ottobre. Una mobilitazione che riguarda tutti i lavoratori del pubblico e del privato. Tra giovedì 24 e venerdì 25 ottobre possibile quindi la chiusura di scuole, uffici pubblici e aziende. I maggiori disagi potrebbero però essere provocati dallo stop ai mezzi pubblici. A Milano e in Lombardia potrebbero fermarsi treni e trasporti urbani.

Sciopero generale 24 e 25 ottobre: a rischio i trasporti

In occasione dello sciopero generale i disagi per i pendolari che viaggiano in treno potrebbero iniziare già la sera del 24 ottobre. I dipendenti delle aziende del settore si fermeranno a partire dalle ore 21 del 24 ottobre fino alla stessa ora del giorno successivo. La mobilitazione riguarda i dipendenti di Trenord, Trenitalia e Italo. Per quanto riguarda Atm a Milano, e in generale tutto il trasporto pubblico locale, i lavoratori incroceranno le braccia nella giornata del 25 ottobre per 24 ore. Saranno comunque garantite le fasce protette.

Le ragioni della mobilitazione sindacale

Le motivazioni dello sciopero, secondo quanto hanno spiegato le sigle sindacali, sono molteplici. La protesta chiede "la riduzione dell’orario di lavoro, la salvaguardia della salute, migliorando la sicurezza nei posti di lavoro, migliori condizioni salariali con riduzione drastica del carico contributivo e fiscale, il diritto alla casa, la libera circolazione dei migranti ed il permesso di soggiorno incondizionato a tutti gli immigrati, il ritiro dei decreti Salvini, un mondo senza discriminazioni con particolare riferimento a quelle di genere e il diritto ad una vera democrazia all’interno dei posti di lavoro in termini di rappresentanza".

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