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Scioperano i lavoratori della filiera di Amazon in Lombardia: “Buste paga in regola per tutti”

Buste paga “uguali per tutti ed in regola” sanando le situazioni pregresse riconoscendo ai lavoratori i “soldi persi”. Sono alcune delle richieste dei lavoratori della filiera di Amazon che mercoledì 19 febbraio scioperano in Lombardia. Lo annunciano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil che prevedono presidi davanti ai centri di smistamento di Buccinasco (Milano), Burago (Monza Brianza) e Origgio (Varese), tra le 6.45 e le 19.30.
A cura di Simone Gorla
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Sono in sciopero i fattorini, driver e addetti alle consegne della filiera di Amazon in Lombardia. Lo annunciano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil che prevedono presidi davanti ai centri di smistamento di Buccinasco (Milano), Burago (Monza Brianza) e Origgio (Varese), tra le 6.45 e le 19.30 di mercoledì 19 febbraio.

Lavoratori della filiera di Amazon in sciopero in Lombardia

I sindacati spiegano che si tratta della prima giornata di protesta e "se non arriveranno le risposte che chiediamo" ce ne saranno altre. Tra le richieste dei lavoratori ci sono buste paga "uguali per tutti ed in regola" sanando le situazioni pregresse riconoscendo ai lavoratori i "soldi persi". I sindacati chiedono "stabilizzazioni come da accordi, con precedenza ai più anziani", l'abbassamento dei carichi di lavoro e il riconoscimento dei dati prodotti dai fattorini. "Riconoscimento dei dati prodotti dai drivers e monitoraggio sull’utilizzo", ."niente controllo dai clienti", "franchigie uguali per tutti", "chiarezza sull’intestazione dei mezzi e stop alle multe prese per lavoro" e ancora"aumento del salario e riconoscimento della fatica" e un "premio di risultato annuale".

L'azienda: Fornitori paghino compensi adeguati

"Richiediamo ai nostri fornitori di garantire che gli autisti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto, si attengano a tutte le normative vigenti e al codice della strada. Amazon conduce frequenti audit di conformità dei propri fornitori ed effettua verifiche su qualsiasi segnalazione di possibili infrazioni", è la risposta di Amazon risponde ai sindacati. "I fornitori di servizi di consegna – spiega la società – sono innanzitutto nostri partner, e noi lavoriamo insieme a loro per definire degli obiettivi realistici che non mettano sotto pressione loro e i loro dipendenti. Per questo motivo utilizziamo una tecnologia di definizione delle rotte che prende in considerazione molteplici aspetti per determinare la quantità di pacchi che un autista può consegnare in sicurezza durante il suo turno di lavoro". Quanto alla stabilizzazione dei contratti, Amazon chiarisce che "durante l'anno la gran parte degli autisti ha contratti a tempo indeterminato. Dati i volumi variabili della nostra attività, come ad esempio durante il periodo natalizio, i nostri partner ricorrono anche ad autisti con contratti in somministrazione per sopperire ai picchi di lavoro".

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