Scioperano i fattorini di Deliveroo: “Siamo precari e rischiamo la vita nel traffico”
"Siamo precari, non abbiamo garanzie e rischiamo tutti i giorni la vita nel traffico con la nostra bicicletta". Queste, in sintesi, le motivazioni che hanno spinto i fattorini di Deliveroo, il servizio di food delivery inglese sbarcato a Milano già nel 2015, a scioperare contro i loro datori di lavoro. Domani scenderanno in strada, con le loro biciclette, per protestare per le loro condizioni di lavoro. L'appuntamento è per sabato 15 luglio in piazza XXIV maggio a Milano per la prima "Deliverance Strike Mass", che partirà alle 19 e 30 in punto. Si tratta, spiega l'organizzazione Deliverance Milano, di una biciclettata per le strade del capoluogo lombardo, "tra ristoranti e punti di ritrovo dei rider".
I rider: "Non abbiamo garanzie sul nostro futuro"
Vengono chiamati "rider", ma per il mondo del lavoro sono collaboratori autonomi e fornitori indipendenti di prestazione d'opera. Serve solo uno smartphone, una bicicletta che funzioni ed ecco che chiunque può diventare fattorino: "La nostra azienda – spiegano i rider – dice che consegnare cibo non è un lavoro ma un "lavoretto" e per questo il sistema dell'assegnazione dei turni attraverso uno "slot" orario e "la messa a disposizione" rappresenta un sistema equo ed innovativo per la "valorizzazione" del nostro tempo: se sei molto disponibile e molto veloce consegnerai tanto e salirai nel ranking, perché l'algoritmo che smista gli ordini ne terrà conto; se avrai problemi, bucherai, sarai malato, partirai in vacanza, sospenderai per un po' la collaborazione, perderai posizioni e la possibilità che altri slot orari ti vengano assegnati. E' la dura legge del delivery food". In sintesi più i fattorini lavorano, più guadagnano posizioni nella graduatoria. Il problema è che il loro lavoro non offre alcuna garanzia, sono precari e non hanno ferie né giorni per malattia, né, tantomeno, un'assicurazione per gli infortuni in strada.
"Lavoriamo precarizzati. Corriamo per strada, tra una consegna e l'altra, rischiando la vita, nel traffico. Non abbiamo alcuna garanzia sul nostro futuro. Nessun prospettiva di assunzione, con la spada di Damocle del tetto dei 5000 euro sulla ritenuta d'acconto", la denuncia. L'alternativa sarebbe aprire una partita Iva, ma costa troppo rispetto a quanto, secondo i lavoratori, l'azienda paga. "Per questo – concludono – abbiamo deciso di mobilitarci. Perché le nostre condizioni di lavoro debbono migliorare. E le nostre richieste non caschino mai più nel vuoto del silenzio di un clic".
L'inchiesta di Fanpage.it
Già nel 2016 Fanpage.it aveva raccontato la vita dei fattorini di Deliveroo.