Schilpario, maestro di sci muore dopo 4 mesi di ospedale: era stato colpito alla testa da un sasso
Lo scorso 16 dicembre, mentre lavorava sulla statale 36 tra Padello e Abbadia, in provincia di Lecco, era stato colpito da un sasso alla testa. Nonostante indossasse il casco e tutti i dispositivi di sicurezza, le sue condizioni erano apparse da subito gravi. Ricoverato dapprima all'ospedale di Lecco e poi a quello di Gazzaniga (Bergamo), non ce l'ha fatta: dopo quattro mesi Bortolo Belingheri, 49 anni, è morto.
Maestro di sci conosciuto in tutta la Val di Scalve
Belingheri era cittadino di Schilpario, paese ai piedi del passo del Vivione, dove era un maestro di sci noto stimato da tutti. Quotidianamente, poi, era anche impiegato in una ditta che realizza paramassi, le reti metalliche poste ai bordi delle strade di montagna, e non solo, che fermano la corsa dei sassi che possono staccarsi e rotolare sino al manto stradale. Dopo essere stato colpito dal sasso, Belingheri ha riportato un grave trauma cranico che ha costretto i sanitari del 118 a portarlo di corsa all'ospedale lecchese nel quale è stato ricoverato per un mese e mezzo. Col nuovo anno, è stato trasferito al nosocomio di Gazzaniga dove, purtroppo, ieri mattina – mercoledì 6 maggio – il suo cuore ha smesso di battere.
Il ricordo del presidente dello sci club
Il presidente dello sci club Colere e Val di Scalve, Diego, lo ricorda così su Facebook: "Quando si dice era una brava persona, credo che in questo caso le vadano strette. Nella mia vita credo di non aver incontrato una persona così brava disponibile, generosa, preparata". Il ricordo commosso, Diego parla del ruolo di Bortolo: "Sei sempre stato al mio fianco come genitore, come amico, come allenatore, come sponsor. Ho avuto il piacere di condividere tante giornate sulle piste da sci con te, con la tua grande passione, la tua grande professionalità, per me eri il numero 1 in tutto".