Schiaffi, insulti e sputi in faccia all’ex moglie: denunciato imprenditore 37enne a Soresina
Minacce e violenze ai danni di una donna di 30 anni, costretta a subire i maltrattamenti dell'ex marito e che l'hanno fatta finire in ospedale a causa delle botte ricevute. È accaduto a Soresina, in provincia di Cremona, nel mese di giugno: vittima una donna di 30 anni, perseguitata e tartassata dall'ex marito che in diverse occasioni l'ha picchiata e minacciata.
Schiaffi e pugni dall'ex marito: 30enne finisce al pronto soccorso
Tutto è iniziato quando l'uomo, 37enne imprenditore della zona, si è presentato nella casa dove la ex moglie vive con la loro figlia di 3 anni, e dopo un'accesa discussione, ha iniziato prima a offenderla e a minacciarla, e poi l'ha picchiata colpendola con schiaffi e pugni al volto e su tutto il corpo. Infine le ha rubato cellulare e carte di credito ed è scappato. La donna soccorsa dal personale medico del 118 è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Crema, in provincia di Cremona, dove le sono state diagnosticate contusioni diffuse, guaribili in sette giorni. Solo qualche giorno dopo il 37enne si è rifatto vivo e ha pedinato l'ex moglie per poi seguirla fino a casa dei suoi genitori: dopo averla avvicinata con la scusa di volerle restituire carte di credito e cellulare, l'uomo l'ha nuovamente insultata per poi picchiarla, prenderla a schiaffi e sputarle in faccia.
Imprenditore 37enne denunciato per maltrattamenti e violenza privata ai danni dell'ex moglie
Rientrata nel suo appartamento la donna ha poi scoperto che l'ex marito vi si era probabilmente introdotto di nascosto danneggiando le pareti dell'appartamento: a questo punto la 30enne si è rivolta ai carabinieri della compagnia di Cremona guidati dal Maggiore Rocco Papaleo. L'uomo è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, appropriazione indebita aggravata, danneggiamento e violenza privata. Nei suoi confronti è scattata anche la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa, alla ex moglie e alla figlia, mantenendo una distanza di almeno 500 metri da loro: per lui anche il divieto di comunicare con le due.