Schiaffeggia la moglie e si giustifica: “Da noi è normale”. Il giudice lo allontana da casa
Ha provato a giustificarsi dopo aver schiaffeggiato la propria moglie sostenendo che nel suo Paese, in Marocco, "la percezione della violenza domestica è diversa". Una tesi che però, come riporta il quotidiano "la Repubblica", non ha convinto il giudice del tribunale di Milano chiamato a decidere sul destino del marito della donna, residente in un paese dell'hinterland milanese. E così per l'uomo è stato disposto l'allontanamento da casa e anche l'obbligo di provvedere, con 400 euro al mese, al mantenimento delle due figlie della coppia, che il papà potrà vedere per un periodo solo in uno spazio protetto e alla presenza di assistenti sociali.
Nell'ordinanza del giudice Giuseppe Buffone, che risale allo scorso 30 giugno, viene sottolineato come i diritti "non possono essere sottomessi in ragione di logiche culturali o sociali" e come la nostra Costituzione faccia da "filtro" per quelle abitudini culturali estranee al nostro Paese e connotate da atteggiamenti violenti. Il giudice della Nona sezione civile del tribunale ha infatti rigettato le giustificazioni del marito marocchino. Anche se in Marocco schiaffeggiare la propria moglie può essere giudicato "normale", infatti, per rispettare "l'altrui patrimonio culturale o sociale" non si possono accettare pratiche violente. Una specie di lezione di integrazione da parte del giudice, che il marito è chiamato a imparare al più presto.