Scabbia a scuola, genitori infuriati. L’Asl: “Colpa della poca igiene”

È allarme all’istituto comprensivo Galilei di Corsico, nell'hinterland di Milano, per un nuovo caso di scabbia. Il parassita, estremamente contagioso e in grado di causare lesioni cutanee e forti pruriti, è tornato ad allarmare genitori e personale scolastico ad alcune settimane di distanza dall’ultimo caso. La richiesta di tutti, dopo gli spiacevoli episodi denunciati dai parenti degli alunni che vanno dai pidocchi, a sgraditi ritrovamenti nei piatti serviti, fino ai recenti casi di scabbia, è di maggiore attenzione, ma soprattutto più controllo e prevenzione.
"Questo è il secondo caso di scabbia, quello che più ci lascia perplessi è l’assenza di provvedimenti per risanare la situazione che negli ultimi tempi è davvero degenerata. Anche a seguito di questo episodio, l’unico scarno avvertimento è stato di prestare attenzione agli eventuali sintomi qualora dovessero presentarsi pruriti sui nostri figli", hanno denunciato i genitori, che non si sarebbero mai aspettati il ripresentarsi del parassita: "Non è possibile che si verifichino di continuo episodi che mettono a repentaglio la salute dei nostri figli. Forse, per attirare l’attenzione di chi dovrebbe salvaguardare i nostri figli dovremmo smettere di pagare le rette scolastiche. Serve un intervento tempestivo per risolvere la situazione".
La situazione verrà monitorata fino ad aprile
Dall’istituto, il dirigente scolastico fa sapere che si è trattato solo di una casualità, precisando che i due casi registrati nella stessa scuola non sono collegati. Nel frattempo, il personale scolastico ha provveduto ad una accurata igienizzazione dei locali e alla rimozione di asciugamani di stoffa, in replica a quanto dichiarato dell’Asl, che aveva attribuito i casi alla poca igiene: “A seguito della segnalazione di scabbia verificatasi in un alunno frequentante la stessa scuola primaria era stata rilevata una criticità nell’utilizzo degli asciugamani in stoffa da parte di alcune classi". Per questo, l’Asl ha provveduto a far conoscere nel dettaglio il parassita, precisando di non sottovalutare alcun segnale di prurito, specialmente nelle ore notturne. Dalla scuola, invece, fanno sapere che la situazione verrà monitorata fino ad aprile, in ragione del periodo di incubazione del parassita, in modo da effettuare eventuali verifiche.