131 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Saronno, confermata in appello la condanna a 30 anni per l’infermiera Laura Taroni

È stata confermata in appello la condanna a 30 anni di carcere per Laura Taroni, l’infermiera dell’ospedale di Saronno accusata di aver ucciso il marito e la madre con l’aiuto dell’amante e medico Leonardo Cazzaniga, a sua volta a processo per la morte di 12 pazienti in corsia. Secondo l’accusa li avrebbe uccisi volontariamente con un cocktail di farmaci. In aula Taroni si è difesa affermando che “non ho mai avuto intenzione di uccidere nessuno, né l’ho mai fatto”.
A cura di Simone Gorla
131 CONDIVISIONI
Immagine

Confermata in appello la condanna a 30 anni in abbreviato per Laura Taroni, l'infermiera dell'ospedale di Saronno, in provincia di Varese, a processo con l'accusa di omicidio per avere ucciso sua madre e suo marito con la complicità del medico Leonardo Cazzaniga, suo amante, a sua volta a processo a Busto Arsizio per la morte di 12 pazienti.

Condannata a 30 anni per gli omicidi del marito e della madre

La Corte d'assise d'appello ha confermato la sentenza di primo grado e l'ha ritenuta colpevole per la morte del marito, Massimo Guerra, deceduto nel giugno 2013 per gli effetti letali dei farmaci  per il diabete che Taroni e Cazzaniga gli facevano assumere. La donna è ritenuta responsabile anche per l'assassinio di sua madre Maria Rita Clerici, nel gennaio 2014. Confermato le condanne (fino a 1 anno e 4 mesi di carcere) anche per due medici e per due dirigenti dell'ospedale, accusati a vario titolo di favoreggiamento, omessa denuncia e falso ideologico. Il sostituto pg di Milano Annunziata Ciaravolo aveva chiesto la conferma delle condanne per tutti gli imputati.

Taroni: Mai avuto intenzione di uccidere nessuno

"Non ho mai avuto intenzione di uccidere nessuno, né l'ho mai fatto. Tantomeno avrei ucciso il padre dei miei bambini che sono ancora qui a lottare", ha detto l'infermiera in una dichiarazione spontanea davanti ai giudici milanesi. Per la Corte d'assise di Busto Arsizio che aveva condannato Taroni a 30 anni in primo grado, alla base della volontà di uccidere il marito c'era un o rapporto "patologico" caratterizzato da una condizione di sottomissione della moglie al coniuge, che avrebbe scatenato il "fortissimo odio che la donna provava nei confronti del coniuge":

Cazzaniga: "l'angelo della morte" in corsia

Rimane a processo a Busto Arsizio anche Leonardo Cazzaniga, l'anestesista che si faceva chiamare "l'angelo della morte" ed è accusato di aver provocato la morte volontariamente la morte di pazienti anziani, a cui somministrava quello che lui chiamava "protocollo Cazzaniga", un mix letale di farmaci che doveva ‘accompagnare alla morte'.

131 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views