Sanremo, Red Ronnie chiede scusa al gruppo bergamasco dei Pinguini tattici nucleari: “Ho sbagliato”
Torna il sereno tra Red Ronnie e i Pinguini tattici nucleari dopo la bufera dei giorni scorsi durante i quali l'ex dj aveva attaccato il gruppo, che parteciperà al prossimo Festival di Sanremo, per una canzone che – a suo dire – istigava alla violenza sulle donne ("Irene, questa sera la faccia te la strapperei via, così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia", i versi incriminati). A fare da paciere ci ha pensato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con un post su Facebook in cui ha preso pubblicamente le difese dei Pinguini – suoi concittadini – sostenendo che se la musica dovesse essere giudicata in base alla sola questione etico-morale, cantanti come Vasco Rossi e Jimi Hendrix non avrebbero potuto cantare alcuni dei capolavori che tutti apprezziamo.
Le scuse di Red Ronnie: non ho approfondito, scusate
Le scuse di Red Ronnie sono arrivate ieri sera dopo aver letto quanto scritto dal primo cittadino bergamasco. Il personaggio televisivo ha fatto marcia indietro, ammettendo: "Mi sono reso conto di essermi sbagliato sui Pinguini tattici nucleari. Nel frullatore in cui sono avevo ascoltato solo l'inizio della canzone e non ero andato oltre. Quindi quella che sembrava violenza invece non lo è". Inoltre, la sua iniziale polemica aveva provocato una serie di reazioni che avevano trovato in Matteo Salvini un alleato social importante. Anche qui, Ronnie ha dovuto precisare: "Il post del capo della Lega era conseguenza di quello che gli ho detto sul testo di ‘Irene'. Ho preso al volo alcuni appunti sul Festival di Sanremo ma che non avevo ancora approfondito". Poi, l'augurio: "Buon Festival di Sanremo ai Pinguini".