Sanremo 2020, festa a Bergamo per il podio dei Pinguini Tattici Nucleari: Gori è sindaco “tifoso”
Bergamo festeggia il terzo posto a Sanremo 2020 dei Pinguini Tattici Nucleari. La giovane band bergamasca all'esordio al Festival ha conquistato il pubblico e la critica con "Ringo Starr" ed è riuscita a sorpresa a salire sul podio. Dai primi concerti in provincia alla notorietà nazionale, la parabola del gruppo composto da Riccardo Zanotti, Elio Biffi, Nicola Buttafuoco, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati ha appassionato i concittadini a partire dal sindaco Giorgio Gori, che ha vestito i panni del "tifoso" e ha invitato a votare per loro.
L'appello del sindaco di Bergamo
"Appello a tutti i bergamaschi che seguiranno stasera la finale del Festival di Sanremo: vogliamo provare a far volare i Pinguini Tattici Nucleari? Allora votiamo tutti per loro!", ha scritto Gori sul suo account social prima della finale. "I ragazzi sono al terzo posto della classifica provvisoria. Il loro brano “Ringo Starr” è già un successo. Per una volta, quindi, un po’ di campanilismo è giustificato. Anche a me: oggi sono in veste di sindaco-tifoso", ha aggiunto il primo cittadini spiegando che "per noi hanno già vinto dimostrando che a Bergamo si fa buona musica e soprattutto si sa prendere la vita con ironia – ma stasera non bisogna far loro mancare il nostro sostegno".
Chi sono i Pinguini Tattici Nucleari
Il gruppo indie, quasi sconosciuto al pubblico sanremese prima del festival, è in realtà tra le realtà emergenti dell'It-Pop. Nata tra i banchi di scuola nel 2012, la band ha scelto un nome in omaggio alla Tactical Nuclear Penguin, una birra scozzese ormai fuori produzione. Hanno alle spalle 4 album, milioni di visualizzazioni su Youtube e streaming. Il loro concerto del 29 febbraio al Mediolanum Forum di Milano è già sold out.
La polemica con Red Ronnie e Salvini prima del Festival
Prima del Festival la band era stata suo malgrado al centro di una polemica. A scagliarsi contro il gruppo bergamasco era stato inizialmente Red Ronnie, che in una diretta Facebook aveva dichiarato che un musicista che compone "una canzone che incita a buttare dell'acido in faccia alla propria donna" non dovrebbe avere diritto a un palcoscenico così prestigioso come quello dell'Ariston. Il riferimento era alla canzone "Irene", i cui primi versi recitano: "Irene, questa sera la faccia te la strapperei via, così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia".
A dar manforte all'ex disc jockey ci aveva pensato Matteo Salvini, che su Twitter aveva citato i "Pinguini" domandandosi: "Da dove sono usciti?". In loro difesa era intervenuto Giorgio Gori, con un lungo post su Facebook in cui aveva ironizzato: "Anche i Pinguini Tattici al rogo!" e poi spiegato: "I Pinguini violenti? Ma non scherziamo! “Irene” è una bella canzone d’amore, non la minaccia di sfregiatore pazzo".