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Nuovo stadio di San Siro

San Siro, presentato da Inter e Milan il masterplan del nuovo stadio: progetto da 1,2 miliardi

Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano il “progetto di fattibilità” per il nuovo stadio che le società vorrebbero costruire nell’area di San Siro. Il masterplan prevede investimenti privati da 1,2 miliardi di euro per realizzare impianto da circa 60 mila posti a sedere, ma anche un distretto multifunzionale nell’area del Meazza. I club in una nota: “Essenziale per riportare il calcio di Milano tra l’élite del calcio europeo e mondiale”
A cura di Simone Gorla
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Inter e Milan hanno presentato al comune di Milano il "progetto di fattibilità tecnico economica" per il nuovo stadio di San Siro. In due club milanesi hanno comunicato in una nota congiunta che il nuovo impianto "sarà parte di un progetto più ampio che prevede investimenti privati su Milano e sull'area di San Siro per oltre 1,2 miliardi di euro". La domanda presentata alle istituzioni è il primo passo ufficiale da parte dei club per avviare il percorso condiviso verso la costruzione, nell'area di San Siro, "di un distretto urbano, moderno, sostenibile e accessibile, che ruoti intorno a un impianto sportivo innovativo dai più elevati standard internazionali". Il documento di oltre 750 pagine andrà ora al vaglio dei tecnici comunali. "Solo a valle di ciò si potranno esprimere le prime valutazioni", ha reso noto Palazzo Marino.

San Siro: impianto da 60 mila posti e maxi distretto commerciale

Il progetto di fattibilità propone la realizzazione di un nuovo impianto da circa 60 mila posti a sedere, "nell'area contigua a quella dell'attuale stadio" di proprietà del comune di Milano e ora in concessione ai due club. Accanto allo stadio sorgerà "un distretto multifunzionale nell'area del Meazza dedicato allo sport, all'intrattenimento, allo shopping e al divertimento, che rappresenti un luogo di aggregazione in grado di accogliere cittadini, tifosi e turisti 365 giorni all'anno, dando occupazione a oltre 3.500 persone".

Inter e Milan: Essenziale per tornare tra le élite

Per Inter e Milan la realizzazione è essenziale "per riportare il calcio di Milano tra l'élite del calcio europeo e mondiale". Gli investimenti saranno sostenuti dalle due società a fronte della concessione di un diritto di superficie a 90 anni, da assegnarsi tramite gara pubblica, per la quale i due club, in qualità di proponenti, avranno un diritto di prelazione. Quello di oggi è anche un primo passo per "richiedere la dichiarazione di pubblico interesse da parte del Comune di Milano. Solo successivamente – confidando che sia riconosciuto il valore della proposta per la collettività – i club potranno procedere alla predisposizione di un progetto definitivo completo in tutti i suoi aspetti architettonici".

Le società: Nuovo stadio soluzione migliore per tutti

Per Inter e Milan "la costruzione di un nuovo impianto è da tutti i punti di vista la soluzione migliore sia per i club sia per Milano: è l'unica adatta a garantire i migliori standard qualitativi per esperienza di fruizione e per livelli di sicurezza, sostenibilità e accessibilità, in linea con la vocazione all'innovazione e il percorso di sviluppo e internazionalizzazione della città". Il progetto di fattibilità. I due club si dicono "assolutamente convinti del valore della propria proposta e confidano di poter donare alla città, a cui sono legati da identità e senso di appartenenza, una nuova eccellenza" e promettono di avviare "un dialogo aperto e trasparente con il territorio, in particolare nel quartiere San Siro, per trovare soluzioni che tengano in adeguata considerazione le esigenze della città".

Ristrutturazione del Meazza? Esiti dubbi e tempi lunghi

Nella nota di Inter e Milan viene spiegato perché è preferibile la costruzione di un nuovo stadio alla ristrutturazione del vecchio stadio Meazza. "La struttura presenta una serie di deficit di diversa natura la cui risoluzione avrebbe necessariamente richiesto un massiccio intervento di riqualificazione dai dubbi esiti. Nell'ipotesi della ristrutturazione, si verificherebbero inoltre significativi problemi di convivenza tra un cantiere di tali dimensioni, e l'attività sportiva dei due club, con allungamento notevole dei tempi di cantiere, problematicità legate a garantire la sicurezza, perdita di ricavi con annessa riduzione per diversi anni della capacità dello stadio ben al di sotto dei 45.000 posti e necessità di disputare parte dei match casalinghi lontano da Milano".

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