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Nuovo stadio di San Siro

San Siro, la sovrintendenza blocca Milan e Inter: “Non demolitelo, ha valore architettonico”

Anche la sovrintendenza ai Beni culturali si è espressa negativamente in merito alla demolizione dello stadio Giuseppe Meazza di Milano: “Non si tratta dell’unica opzione per San Siro: valutate ipotesi alternative come l’adeguamento e la trasformazione dell’impianto”.
A cura di Enrico Tata
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Stadio San Siro, Milano
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Anche la sovrintendenza ai Beni Culturali si è espressa e il parere potrebbe mettere ancora di più in difficoltà Milan e Inter: "La demolizione non è l’unica opzione per lo stadio Giuseppe Meazza: valutate ipotesi alternative come l’adeguamento e la trasformazione dell’impianto". Così ha dichiarato a La Repubblica la soprintendente Antonella Ranaldi, che ha sottolineato il valore architettonico di San Siro, definito ‘icona dello sport'. Le quattro torri e il terzo anello dell'impianto milanese sono state realizzate per i Mondiali di calcio del 1990, ma l'impianto originario era stato già modificato negli anni '50 con la costruzione del secondo anello e questa modifica viene considerata da Ranaldi "significativa dal punto di vista architettonico". In sintesi, anche la sovrintendenza potrebbe mettersi di traverso alla volontà delle due società milanesi di costruire un nuovo stadio sulle ceneri del Meazza.

Anche il consiglio comunale si schiera in difesa del Meazza

Ieri anche il Consiglio comunale di Milano si è espresso a difesa dello stadio di San Siro e, dopo aver visionato i progetti per il nuovo stadio voluto da Milan e Inter, maggioranza e opposizione hanno chiesto una perizia a un ente terzo per valutare tempi e costi di una riqualificazione del Meazza. Da Forza Italia al Partito democratico e alla Lega, tutti hanno manifestato perplessità in merito ai progetti presentati dalle due società di calcio, convinte della necessità di un nuovo impianto, perché una ristrutturazione, secondo loro, costerebbe troppo e durerebbe oltre quattro anni.

La Lega ha addirittura minacciato il ricorso alla Corte dei Conti per salvare quello che considerano "un simbolo di Milano nel mondo", ma come detto, anche il Partito democratico mostra perplessità in merito alla vicenda. "Se lo stadio di San Siro verrà ceduto per Milano sarà un grave danno non solo d'immagine ma anche economico. Sarebbe una perdita di denaro per la città. Il valore di San Siro non può essere quello di una qualunque opera architettonica, perché fa parte del brand Milano, è un simbolo di Milano e quindi, se di dovesse andare avanti su questa via, chiederemo che questa cifra venga definita e a quel punto dovremo fare qualche passo verso la Corte dei Conti", ha dichiarato il capogruppo della Lega Alessandro Morelli, intervenendo alla possibile vendita dell'impianto a Milan e Inter a un costo stimato di 70 milioni di euro.

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