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Nuovo stadio di San Siro

San Siro, Inter e Milan evocano piano b: dopo delibera del comune lo stadio potrebbe nascere a Sesto

Milan e Inter hanno annunciato che analizzeranno l’ok della giunta comunale alla costruzione del nuovo stadio e “se le condizioni poste siano compatibili con la fattibilità e la sostenibilità economica del progetto”: le due società milanesi avevano previsto volumetrie doppie rispetto a quelli previsti dal Pgt del comune di Milano, cosa che potrebbe portare a rivalutare l’idea del piano b, ovvero di uno stadio fuori città.
A cura di Redazione Milano
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Valuteranno la decisione della giunta comunale, Milan e Inter, dopo che quest'oggi il comune di Milano ha dato il via libera al progetto del nuovo stadio di San Siro proposto dai due club. L'ok infatti è stato dato alla costruzione del nuovo impianto sportivo, ma non allo sviluppo immobiliare che ecceda le regole stabilite dal Piano di governo del territorio cittadino approvato poche settimane fa, ovvero come spiegato dal sindaco Sala "eventuali altre opere, ad esempio spazi commerciali, uffici, hotel, saranno autorizzate solo nella misura prevista dal corrente Pgt del comune di Milano".

Una decisione che Milan e Inter hanno commentato in una nota nel pomeriggio di oggi e che potrebbe far pensare a un passo indietro da parte dei due club o anche un cambio di rotta. L'ipotesi più probabile vista la mancanza di un'area commerciale, e dunque volumetrie più ridotte rispetto a quelle necessarie nel progetto approvato dalle società di calcio, è che possa essere presa in considerazione l'idea del piano b così come ipotizzato anche dal presidente del Milano Paolo Scaroni. Questo comporterebbe il rischio che le società possano infatti optare per altre zone dove costruire il nuovo stadio, in particolare quella di Sesto San Giovanni: "In relazione alla delibera odierna della Giunta Comunale, che riconosce il Pubblico Interesse alla proposta presentata da AC Milan e FC Internazionale Milano – si legge nella nota – i Club si riservano di analizzare nel dettaglio l’atto e valutare se le condizioni poste siano compatibili con la fattibilità e la sostenibilità economica del progetto".

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