San Siro, il progetto di Inter e Milan per il nuovo stadio: 60 mila posti, costerà 650 milioni
Un impianto da 60mila posti, a emissioni zero, totalmente accessibile ai disabili. Uno stadio che poggerà "su una piastra sopraelevata di circa 2 metri" (chiamata Podium), da cui ricavare 127 mila metri quadrati di aree di servizio, negozi e ristoranti. Un'arena concepita "con un'ampia possibilità di personalizzazione" per configurarla in maniera diversa quando giocano le due squadre. Un'area rinnovata con 90 mila metri quadrati di aree verdi e pedonali. Un progetto che costerà circa 650 milioni, tutti a carico di investitori privati.
Sono i numeri e le caratteristiche del nuovo stadio che Inter e Milan vogliono realizzare al posto del Meazza, secondo quanto emerge dal documento presentato dalle società nel corso di un incontro con i capigruppo dei partiti in Consiglio comunale. Un incontro per illustrare la "Proposta di fattibilità tecnico economica per la valorizzazione dell’ambito San Siro" presentata dai vertici del club per il progetto di riqualificazione dell'intera area di San Siro, con la creazione, accanto allo stadio, di un distretto multifunzionale commerciale.
Inter e Milan ai consiglieri comunali: San Siro attuale non è adatto al calcio moderno
Le società nel documento spiegano di aver valutato due alternative – da un lato la ristrutturazione del Meazza, dall'altro la costruzione di una nuova arena sull’area dell’attuale parcheggio – e di aver quindi preso una decisione dopo una fase, durata otto mesi, "di attenta analisi dell’immobile e di approfondite verifiche sulla sua gestione" per arrivare ad "acquisire un quadro estremamente chiaro sulle condizioni della struttura e sulle sue esigenze manutentive". La conclusione dei vertici rossonerazzurri è che "l'attuale stadio Meazza non risponde alle esigenze del calcio moderno, sia per i club che per i tifosi". Nessun dubbio, nessuna apertura all'ipotesi di salvare lo storico stadio milanese, difeso dai tifosi, dai comitati di cittadini e dalle forze politiche.
Comfort, posti premium e più ricavi: ecco perché Inter e Milan non vogliono salvare il Meazza
Nel prospetto dei club il confronto è tutto a favore della realizzazione di un nuovo stadio. Non c'è un solo aspetto su cui la ristrutturazione risulti vincente. A partire dalla capienza (58 mila di cui 6.500 premium mantenendo il vecchio stadio, 60 mila di cui 12.500 premium con un nuovo impianto) all'impatto ambientale e acustico (emissioni zero grazie a progettazione a risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili nel nuovo stadio, "impossibilità di pervenire alla massima ottimizzazione" nel Meazza rimesso a nuovo), dall'accessibilità per i disabili (limitata anche dopo la ristrutturazione al Meazza, totale dentro e fuori il nuovo impianto) al comfort per i tifosi (con l'arena costruita da zero ci sarebbero sedute migliori, aumento del numero di bagni e delle aree break). Insomma nessun vantaggio, secondo le squadre, nel rimettere a nuovo lo stadio che è un simbolo di Milano dal 1926. Più di tutto, è il tema dei ricavi a risultare decisivo: anche una volta effettuata la ristrutturazione l'incremento dei ricavi sarebbe "limitato dall'insufficienza di aree premium e servizi aggiuntivi", mentre il nuovo stadio porterebbe "ricavi in linea con i top club".