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Sala su Fase 2: “Ancora troppi punti non chiari: come aiuteremo famiglie e bambini?”

“È necessario tornare al lavoro per evitare che le aziende chiudano e che si perdano migliaia di posti di lavoro ma serve sicurezza”, così il sindaco di Milano Beppe Sala nel quotidiano messaggio ai suoi concittadini. Nel commentare la conferenza stampa del premier Conte sulla Fase 2 che inizierà dal 4 maggio, il primo cittadino di Milano ha anche chiesto chiarezza su quattro punti che riguardano i bambini, i parchi pubblici e anche l’app “Immuni”.
A cura di Chiara Ammendola
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Il sindaco di Milano Beppe Sala
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Tanti, troppi punti ancora da chiarire per il sindaco di Milano Beppe Sala in merito alla Fase 2Fase 2 che avrà inizio il 4 maggio e che è stata illustrata domenica sera in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte: "È necessario tornare a lavorare, ma serve sicurezza, ma se le nostre aziende non riprenderanno rischiano di perdere la concorrenza e fallire, facendo perdere migliaia di posti di lavoro. A me restano ancora quattro dubbi – spiega il primo cittadino – il primo riguarda le famiglie con figli piccoli dove i genitori potranno tornare a lavorare: come li aiuteremo? A Milano ci sono oltre 120mila nuclei famigliari di questo tipo; un altro tema è quello delle mascherine, non si è chiarito come verranno distribuite, dove e se dovranno essere obbligatorie". Il sindaco Sala ha poi proseguito nella lista dei punti di domanda ancora senza risposta: "Gli spazi all'aperto, soprattutto i parchi, di fatto ci viene detto di aprirli e controllare se vi sono assembramenti, ma questa non è una cosa semplice – prosegue Sala – e infine, chiedo, perché non è stato chiarito nulla sull'app "Immuni"? È da troppo tempo che se ne parla e ancora non è stato chiarito nulla".

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Con questa pandemia è arrivato anche un enorme flusso di notizie da gestire

Nel suo quotidiano messaggio ai milanese il sindaco ha anche affrontato il tema dell'infodemia, così come da lui spiegato, ovvero le tante informazioni che sono state fornite in questo periodo di pandemia: "Abbiamo ricevuto una massa incredibile di informazioni a volte anche disorientanti. Lo vedo da quello che mi scrivete e le persone più deboli e fragili diventano sempre più ansiose e magari quelle forti hanno ancora più bisogno di manifestare il loro coraggio – spiega Sala – quando vi parlo da primo cittadino, ma anche da normale cittadino porto anch'io in me queste incertezze. Ad oggi, però, un paio di certezze dovremmo averle: questa pandemia sacrifica soprattutto gli anziani e non tocca i bambini. Dico ‘soprattutto' perché poi si possono fare tutte le eccezioni del mondo ma questa è una realtà. La seconda riguarda il fatto che sta ai nostri comportamenti individuali per venirne fuori bene con il distanziamento sociale, le mascherine e il lavarsi le mani. Dipende molto da noi".

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