Sala: “Lunedì a Milano riaprono migliaia di negozi, è il momento di dar loro una mano”
"Le vetrine dei negozi sono un po' gli occhi della città e da lunedì vedremo questi occhi riaprirsi". Questa la parabola usata da Beppe Sala all'inizio del video messaggio quotidiano rivolto ai suoi concittadini. Il sindaco di Milano parla della seconda parte della fase 2 che riguarderà le aperture di attività commerciali, e lo fa citando il giudizio di un giornale tedesco: "C'è un quotidiano tedesco, normalmente non molto tenero nei giudizi sul nostro Paese, che descrive questo ritorno alla normalità dell'Italia e di Milano – ha detto Sala -. Il giudizio su Milano è veramente lusinghiero: viene descritta come la capitale industriale e finanziaria del Paese, ma soprattutto si sofferma sulle altre qualità, a partire dalla moda. Milano appare come un autentico laboratorio di bellezza".
Sala: Giunto il momento di aiutare gli imprenditori milanesi
Il primo cittadino torna quindi a parlare delle riaperture dei negozi, citando "numeri impressionanti", come i "2.200 negozi di abbigliamento e i 700 di calzature. I 2.900 parrucchieri, i 4.800 bar e i 3.400 ristoranti". Il sindaco di Milano analizza poi quella che sarà la voglia dei cittadini di "bere un buon caffè o mangiarsi una pizza, o ancora comprarsi un jeans", ma anche della necessità degli imprenditori "che vivono di casa e bottega, mettendo insieme il bilancio della loro attività e quella della famiglia", di ripartire. A tal proposito, Sala dichiara che tali persone "sono in difficoltà, e io credo che sia veramente il momento di dar loro una mano".
La frecciata a Fontana nello sketch col barista
Sul finire del video, poi, il sindaco di Milano è protagonista di uno sketch divertente dove prende un caffè da asporto e, scherzando col barista che gli chiede quando la bevanda calda potrà essere nuovamente servita nella chicchera, la tradizionale tazzina, Sala lancia una frecciatina al governatore della Lombardia: "Bevo il caffè e poi vado a chiamare Fontana", la risposta come a intendere che se ancora non si sa nulla a riguardo, è per via del ritardo della comunicazione delle linee guida da parte della Regione.