Sala: “Io nel governo Conte? Devo finire il mio lavoro a Milano. Probabile che mi ricandidi”
Il futuro del sindaco di Milano Beppe Sala è quantomeno incerto, e a dirlo è lui stesso in un'intervista rilasciata durante la trasmissione "Otto e Mezzo" su La7. Il primo cittadino parla di politica e anche di Milano, ma soprattutto parla del suo lavoro nel capoluogo lombardo essenziale in questo momento per rilanciare la città dopo la fine del lockdown e una lenta, lentissima ripresa delle attività economiche. Per questo al momento è escluso un suo coinvolgimento nel governo Conte in un eventuale reimpasto di governo: "Io devo completare il lavoro a Milano. Sono convinto, mettendo da parte il nostro modo di essere milanesi che ci sentiamo al centro del mondo, che la ripresa deve ripartire da Milano e vedo già dei segni, anche se è la strada è molto difficile – ha spiegato Sala – quindi è necessario e sono ben felice di essere il sindaco di Milano e rimanere a fare il sindaco".
Il mio giudizio su Conte è buono: ha affrontato temi giusti
E sull'operato del premier Conte il sindaco di Milano esprime parole di apprezzamento sostenendo quanto portato avanti finora: "Il mio giudizio su Conte fino a oggi è buono, mi pare che abbia annunciato i temi giusti. — ha spiegato – in un momento come questo servono decisioni rapide e non è facile il confronto con parti sociali e opposizioni, perché poi va a finire che rimarremo in questa situazione per parecchi mesi, non credo che ci sia tutto questo spazio per mille mediazioni". E poi il riferimento all'incontro tra il governo e le parti sociali per il quale auspica ci sia già un piano altrimenti "rischia di diventare un brain storming".
Forse mi ricandido, lo dirò dopo le vacanze
Infine in merito a una sua ricandidatura come sindaco di Milano Sala non dà certezze confermando di stare pensando a un mandato bis: "È certamente possibile anche probabile che io mi ricandidi ma voglio pensarci con calma e lo dirò dopo le vacanze. Voglio aspettare il momento giusto per dirlo, dopo le vacanze estive, perché adesso sono cosi stanco che magari potrebbe venire la tentazione di dire ‘non ce la faccio più'".