Sala boccia la patrimoniale proposta dal Pd: “Non è il momento di creare differenze”
"Ieri pomeriggio, i rappresentati di 3mila famiglie della comunità cinese di Milano ci hanno consegnato in dono 300mila mascherine: le distribuiremo a partire da settimana prossima agli abitanti degli appartamenti di residenza pubblica a Milano". Esordisce così il sindaco di Milano Beppe Sala nell'appuntamento social che accompagna l'informazione e la comunicazione con i suoi concittadini da quando è scoppiata l'emergenza Coronavirus. Il primo cittadino milanese ha poi ricordato che "sono circa 70mila gli appartamenti di residenza pubblica e quindi, mal contati, 150mila persone, ovvero più del 10 per cento della comunità milanese". Le mascherine arrivate, "verranno distribuite indipendentemente dal fatto che siano abitanti delle case del Comune o della Regione", ha poi detto Sala.
Un pensiero a Silvia Romano, rapita in Africa un anno e mezzo fa
Il sindaco del capoluogo lombardo ha poi rivelato di aver fatto un paio di telefonate questa mattina, sabato 11 aprile: "La prima al papà di Silvia Romano, la nostra concittadina rapita in Africa ormai quasi un anno e mezzo fa, solo per dirgli che il momento difficile non ci sta facendo dimenticare, come milanesi e, personalmente, Silvia alla quale va tutto il nostro affetto, purtroppo da lontano". La seconda chiamata mattutina del sindaco è stata invece fatta a Vittorio Colao, "un grande manager e per me anche un amico", ha confidato Sala. A Colao, che "ha un ruolo delicato, è a capo del comitato per la fase 2", Sala ha chiesto di avvisarlo qualora vedesse "per cui Milano può essere un'area test di applicazione".
Lockdown fino al 3 maggio: Non confondiamo la forma con la sostanza
Sala ha poi dedicato uno spazio alla decisione del Primo Ministro Conte di prorogare il lockdown sino al prossimo 3 maggio. "Non voglio commentare, anche perché non sta a me – ha detto Sala che però ha sollevato alcuni dubbi -, però da un lato bisogna capire se si riapre una fabbrica o una cartoleria, ma dall'altro lato la questione fondamentale è chi torna a lavoro". Qui, il sindaco di Milano ribadisce la sua posizione: "Se è vero che i giovani sono meno colpiti, prima i giovani. E poi, chi ha una patente di immunità perché ha fatto il test, deve essere in condizione di tornare a lavoro ma a monte deve fare il test". Sala spiega poi che sarebbe utili smettere di "confondere la forma con la sostanza. Lo dico perché non vengono ancora autorizzati questi test ma noi sappiamo che poi gli ospedali li fanno. Per cui, andiamo avanti".
Sala boccia la patrimoniale proposta dal Pd: Non creiamo differenze ora
In chiusura, il sindaco si è concentrato sulla proposta del Partito Democratico di istituire una tassa patrimoniale per tutti coloro che guadagnano più di 80mila euro all'anno. "Il Pd, partito di cui non ho la tessera ma in cui mi riconosco, propone una tassa destinata a chi ha redditi più alti. Non penso sia una buona idea e chiedo di rifletterci", suggerisce Sala, che aggiunge: "Io sono assolutamente convinto che le tasse debbano funzionare con un principio di equità sociale, chi ha di più deve dare di più. Ma questo è il momento di non creare differenze, di non dividerci". Con ciò, il primo cittadino chiude il suo intervento offrendo uno spunto diverso: "Piuttosto chiamiamo alla generosità gli italiani che in questa fase stanno dimostrando di essere molto generosi", ha detto Sala basandosi sulle migliaia di donazioni arrivate da inizio emergenza a oggi.