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“Ruba con noi o ti becchi il ferro”: tre ragazzi arrestati a Milano per rapina e minacce a coetanei

Tre ragazzi, due dei quali minorenni, sono stati arrestati dalla polizia di Stato di Milano dopo aver rapinato e minacciato alcuni loro coetanei. I tre, ora trasferiti in diverse comunità di recupero, sono accusati di aver sequestrato le loro vittime e di averle costrette, in alcuni casi, a collaborare con loro in altre rapine, minacciando ritorsioni in caso contrario.
A cura di Filippo M. Capra
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immagine di repertorio
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Gli agenti della polizia di Stato di Milano hanno arrestato tre ragazzi, due dei quali minorenni e un terzo appena maggiorenne, facenti parte di una baby gang. I tre, che adesso si trovano in tre diverse comunità di recupero, sono accusati di essere gli autori di alcune rapine ai danni di loro coetanei, come reso noto dalla questura. I fatti risalgono allo scorso gennaio, quando i tre avrebbero fermato, minacciato e "sequestrato" le vittime per farsi consegnare gli oggetti di valore in loro possesso, come auricolari, soldi e cellulari. In alcuni casi, spiega la polizia, hanno tentato anche di costringere i malcapitati a collaborare in rapine future.

La collaborazione con un'altra baby gang

Secondo la ricostruzione, i tre ragazzi hanno messo a segno diversi colpi, il primo dei quali in via Rembrandt, un secondo in via Osoppo, poco distante, e un terzo in via Senofonte. L'indagine è stata condotta dal commissariato Porta Genova i cui agenti hanno comunicato di aver scoperto che i tre giovanissimi erano in contatto con un'altra baby gang attiva in un'altra zona della città, Sempione, per scambiare la refurtiva. In un caso, secondo quanto riportato dalle forze dell'ordine, i tre avrebbero tentato di coinvolgere due vittime nel furto di un motorino, minacciandole, in caso contrario, di "beccarsi il ferro", ossia come viene chiamata in gergo la pistola. Gli agenti del commissariato Porta Genova continueranno adesso le indagini per capire se i ragazzi arrestati si siano resi protagonisti di altre rapine, colpendo ulteriori coetanei.

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