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Covid 19

Rovellasca, trovato con i capelli troppo in ordine: ragazzo multato per essere stato dal barbiere

Un ragazzo di Rovellasca, paese in provincia di Como, e il suo barbiere di fiducia, sono stati multati dalla polizia locale per inottemperanza delle misure adottate dal decreto governativo secondo cui non si può lasciare il proprio domicilio e non si può lavorare se non perché parte di filiere di produzione di beni di prima necessità. A insospettire i vigili è stato il capello “troppo in ordine” del cliente che ha ammesso di essere stato fino a poco tempo prima dal parrucchiere.
A cura di Filippo M. Capra
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(Repertorio)
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Aveva i capelli "troppo in ordine" per il periodo. Se è vero che l'emergenza Coronavirus costringe tutti a casa e le saracinesche delle attività di beni non di prima necessità abbassate, quando inizierà la fase 2 seguita poi dalla fase 3, per le strade delle città troveremo cittadini alle prese con un lunghe chiome da sfoltire alla prima occasione utile. Questo, però, non avrebbe riguardato un ragazzo di Rovellasca, paese in provincia di Como, se non fosse stato beccato dalla polizia locale insieme al suo barbiere di fiducia.

Capello troppo in ordine, multato insieme al barbiere

Mentre si aggirava nelle vie del centro storico del comune, la pattuglia in servizio della polizia locale ha notato il ragazzo girare per strada mentre tornava, presumibilmente, verso il proprio domicilio. Come riportato da "La provincia di Como", ad attirare l'attenzione degli agenti in servizio, è stato il capello troppo curato per essere naturale. Fermato, il ragazzo ha quindi ammesso di essere stato fino a pochi minuti prima dal parrucchiere, un uomo italiano di 50 anni che non ha smesso di lavorare nonostante i decreti e le ordinanze che ne vietano il prosieguo dell'attività. Il cliente e il barbiere sono stati quindi multati per aver disobbedito alle direttive delle autorità. Inoltre, il parrucchiere è stato anche segnalato alla Prefettura.

I dati nelle province, Como una delle meno colpite

Stando ai dati diramati dal bollettino della Lombardia di ieri, giovedì 16 aprile, quella di Como risulta continuare ad essere una delle zone meno colpite dall'emergenza Coronavirus nella regione. Con i suoi 2.233 casi accertati, infatti, è la quarta zona meno colpita dopo Sondrio (864), Varese (1.953) e Lecco (1.986). Nelle restanti province, è la città metropolitana di Milano a destare le maggiori preoccupazioni con 14.952 casi, di cui 6.160 in città, seguita da Brescia (11.355) e Bergamo (10.518). Ci sono poi Cremona (5.273), Monza Brianza (3.932), Pavia (3.390) e Mantova (2.691).

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