Rinviato il processo a Mario Mantovani: un giudice è incompatibile
È stato subito rinviato, al 6 luglio, il processo a carico di Mario Mantovani, ex vicepresidente della Regione Lombardia. Uno dei giudici che avrebbero dovuto far parte del collegio giudicante, Giuseppe Vanore, si era già occupato della vicenda in fase di indagini preliminari e per legge non può far parte del collegio che giudicherà l'ex numero due di Roberto Maroni, imputato per concussione, corruzione e turbativa d'asta per un presunto giro di tangenti nella sanità lombarda.
È stato l'avvocato di Mantovani, Roberto Lassini, a sollevare il caso dell'incompatibilità del giudice, inducendo il presidente Giulia Turri a rinviare al 6 luglio la prima udienza. In questi giorni il giudice Vanore sarà sostituito. Rinviata al prossimo 6 luglio anche la decisione sull'ammissione al processo delle parti civili: hanno presentato richiesta la Regione Lombardia, il Comune di Arconate, il ministero delle Infrastrutture, l'Agenzia di tutela della salute di Milano e alcune associazioni del terzo settore. Si ritengono tutti danneggiati dal comportamento attribuito a Mantovani dall'accusa, che dovrà adesso naturalmente essere accertato dai giudici.
Mantovani è al momento in libertà: dopo essere stato in carcere per mesi e poi ai domiciliari, grazie a un cavillo legale è potuto perfino tornato a sedere nel Consiglio regionale. Formalmente, infatti, non ha mai presentato le dimissioni da consigliere. Il suo ritorno tra i banchi del Pirellone aveva provocato le vibranti proteste del Movimento 5 stelle.