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Ricorso respinto, psichiatra condannato in via definitiva: “Abusi sessuali sulle pazienti”

L’uomo, un sessantaduenne psichiatra presso l’ospedale di Codogno, è stato condannato in via definitiva a tre anni e sei mesi di carcere, oltre all’interdizione della professione per due anni e dai pubblici uffici per cinque. Respinto dalla Corte di Cassazione il ricorso presentato dai suoi legali. I fatti risalgono al periodo tra giugno 2007 e settembre 2010 su sei pazienti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legati di A.M., sessantaduenne psichiatra presso l'ospedale di Codogno accusato di abusi nei confronti di alcuni pazienti. E così per lui la condanna è diventata definitiva: stamattina i Carabinieri sono andati a prelevarlo e per lui si sono aperte le porte del carcere, dove dovrà scontare una condanna di tre anni e sei mesi. I fatti di cui le sei pazienti che lo hanno accusato e per i quali è stato condannato in via definitiva, risalgono ad un lasso di tempo tra il giugno 2007 ed il settembre 2010 tra Lodi, Codogno e Pavia.

L'uomo, che è stato condannato anche all'interdizione della professione per due anni e dai pubblici uffici per cinque, è stato riconosciuto colpevole dei reati di "violenza sessuale pluriaggravata dal vincolo della continuazione per aver agito contro più pazienti, dall'aver abusato della condizione di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto, dall'aver usato sostanze narcotiche, dall'aver commesso il fatto mentre era incaricato di un pubblico servizio nell'esercizio delle proprie funzioni, con abuso di poteri e violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione".

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