Ricciardi: “In Lombardia bisogna fare più test: l’80 per cento dei contagi è in famiglia”
In Lombardia bisogna tracciare meglio e testare di più secondo Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell'Oms. Intervenuto ad Agorà Su Rai 3, ha sottolineato come il sistema di tracciamento sia necessario perché oltre l'80 per cento dei contagi avviene in famiglia: "Sono sotto controllo fabbriche e Rsa ma non le famiglie, al cui interno si diffonde il contagio – ha spiegato il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica – questo virus ha ha una contagiosità elevata e se non vengono isolati subito i focolai ti ritrovi con 2mila casi in una settimana".
"Non c'è dubbio che vada molto migliorato il sistema di test e il tracciamento, soprattutto in alcune regioni", ha spiegato Ricciardi che ha puntato il dito contro alcune aree del nord, come la Lombardia, dove il numero dei contagi di coronavirus "viaggia ancora su tre cifre". Sulla capacità di testare e tracciare i casi "c'è differenza forte tra le diverse regioni. Ci sono alcune che cercano molto e trovano poco e altre che cercano troppo poco e trovano molto". In Lombardia ci sono molte persone in auto-quarantena nella propria abitazione in attesa di avere un tampone o di fare il test sierologico perché sono venute in contatto con positivi o che hanno avuto in casa parenti affetti dal virus.
Ricciardi è intervenuto anche su una possibile ripresa della pandemia a ottobre: "Nessuno può esser certo al 100% ma l'ipotesi che il virus sparisca la riteniamo improbabile". In qualsiasi caso "dobbiamo attrezzarci con case antisismiche poi se il terremoto non arriva, meglio così". "La prima ipotesi – ha spiegato Ricchiardi – è che il Covid-19 sparisca come è stato per la Sars e la Mers, ma viste la caratteristiche di contagiosità, lo riteniamo improbabile. La seconda è che ritorni insieme all’influenza. Ma in entrambi i casi ci dobbiamo aspettare che ritorni e ci dobbiamo preparare per affrontare un possibile terremoto".