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Riccardo, bimbo affetto da malattia rara vuole andare all’asilo: la madre lancia una raccolta fondi

Barbara è la madre di un bimbo di due anni affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, malattia genetica rara che causa particolari deformità e anomalie facciali, ha lanciato una raccolta fondi per garantire un corretto inserimento scolastico per il proprio figlio, Riccardo. “Se volessi comunque mandarlo a scuola, tutte le spese sarebbero a carico esclusivo della famiglia”. Finora grazie alla solidarietà della gente sono già stati raccolti 13mila euro.
A cura di Luca Giovannoni
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Il piccolo Riccardo (foto Barbara Bortone)
Il piccolo Riccardo (foto Barbara Bortone)

Una raccolta fondi per garantire un adeguato inserimento scolastico per Riccardo, un bambino di due anni di Cavenago, in provincia di Bergamo, nato con la sindrome di Treacher-Collins, malattia genetica rara che causa particolari deformità e anomalie facciali. L'iniziativa è stata lanciata nella giornata di domenica 16 febbraio dalla madre di Riccardo, Barbara, che attraverso un fundraising sul sito internet Gofundme ha spiegato il senso di donare una somma di denaro in favore del bimbo. La famiglia, senza un aiuto economico da parte di terzi, dovrebbe sostenere interamente le spese scolastiche del piccolo, un costo che peserebbe non poco sulle finanze dei due genitori, che oltre a Riccardo hanno anche un'altra figlia di quattro anni, Rebecca.

Mamma Barbara: Aiutate il nostro bimbo speciale

Sul sito internet Gofundme è già possibile donare una cifra, anche simbolica, per sostenere le spese scolastiche di Riccardo. In poche ore sono già stati raccolti  più di 13mila euro, con quasi 300 donazioni, che vanno dai 5 ai 400 euro. "A causa della sua particolare sindrome Riccardo è purtroppo costretto a respirare tramite tracheotomia (un piccolo foro nella trachea) e a mangiare tramite Peg (alimentazione diretta nella stomaco) – scrive la madre sul sito di raccolta fondi –  Queste particolarità fanno sì che abbia quotidianamente bisogno di una persona qualificata in ambito infermieristico, nel caso di assenza del genitore (ormai addestrato per la gestione). I medici specialisti che lo seguono ritengono essenziale per il suo sviluppo cognitivo e relazionale un inserimento tempestivo nell’ambiente scolastico insieme ai suoi coetanei".

Riccardo, spiega mamma Barbara, non ha nessun problema di tipo neurologico: non ha quindi bisogno di un assistente educatore, bensì di un assistente sanitario che lo segua durante l’orario scolastico. "Il problema è che non è previsto nessun supporto, al Nido e poco e niente praticamente per l’infanzia, per la famiglia da parte dello Stato e quindi, se volessi comunque mandarlo a Scuola, tutte le spese sarebbero a carico esclusivo della famiglia". Da qui l'appello della madre di Riccardo: "Vi chiedo quindi: che cosa posso fare per ovviare al mio problema? Mi rivolgo a voi con la speranza che ci possiate aiutare con questa raccolta fondi per permettere a mio figlio il diritto di inclusione scolastica. Un supporto economico che ci permetterebbe di far frequentare, al meglio e in sicurezza, la scuola a Riccardo, senza gravare ancor di più sulla nostra famiglia che già affronta quotidianamente spese consistenti per la gestione di un bambino ‘speciale' come il nostro".

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